Gli esuberi vanno tutelati, siano questi di Alitalia o di aziende private che gravitano attorno al sedime aeroportuale. Non si può assistere perennemente al gioco della discriminazione. Bene dunque le rassicurazioni del ministro Poletti e limpegno del Governo sulla celere ricollocazione per chi uscirà dal ciclo produttivo di Alitalia, ma si trovino risorse e soluzioni anche per i tanti ex lavoratori dellindotto aeroportuale che in 15 anni ha prodotto oltre 20mila disoccupati. Numeri spaventosi che troppo spesso sono stati sottaciuti. La politica ha le sue colpe. Il crack Altalia ha origine antiche, acuite poi dal bluff elettorale Cai-Capitani Coraggiosi costato migliaia e migliaia posti di lavoro. Si chiuda in fretta la trattativa con Etihad, ormai lunica via di salvezza per Alitalia, ma dopo si inizi a entrare nellottica di rivoluzionare il sistema aeroportuale del Lazio. Fiumicino, il più grande hub italiano, non può continuare a essere gestito in questa maniera. Servono delle regole certe. Oggi il caos regna sovrano, basti pensare che siamo lunico aeroporto a possedere 7 handler diversi che si fanno ogni giorno la guerra a colpi di ribassi che finiscono poi per pesare sugli stipendi e sulla sicurezza dei lavoratori. Oggi raschiamo il barile. Tutti abbiamo le nostre colpe. Ma continuare a far finta di nulla e andare avanti su questa rotta sarebbe irresponsabile. Queste le parole del presidente Pd Provinci di Roma Michela Califano.