CALCIO

Lazio, il mercato è ancora bloccato: l’ostacolo è sempre l’indice di liquidità

Qualche giorno fa Sarri ha ammesso di non capire nemmeno cosa sia questo indice di liquidità. Nel farlo ha utilizzato un’espressione colorita, e un sorriso s’è stampato sul volto di tutti. Ma per la Lazio non c’è molto da scherzare. Perché l’indice di liquidità è una formula che dalle parti di Formello si sente ripetere spesso, forse troppo.

In sostanza se non si vende non si può comprare, perché manca liquidità per farlo. E vendere non è mica facile quando da cedere al miglior offerente c’è un attaccante pagato 20 milioni che all’attivo ha 4 gol in un anno e mezzo. Rischia così, la Lazio, di rimanere ferma anche a gennaio, nonostante le richieste più o meno esplicite di mister Sarri.

L’allenatore ha avvertito: il percorso di crescita a livello di rosa deve essere graduale e deve partire da gennaio, perché poi diventa complicato ritrovarsi in estate con una squadra da ricostruire, o quasi. Poi anche il mister toscano deve essersi piegato alla necessità del bilancio, perché coi giorni i toni sono diventati più dismessi, concilianti con la volontà societaria.

Il rischio, a questo punto, è che la Lazio, al 31 gennaio, resti sempre questa. Né più né meno. Una difesa che imbarca da rifare e un attacco orfano di un sostituto di Immobile. Vendere Muriqi infatti non è facile: c’è chi si è fatto avanti, ma con formule poco gradite alla società, che chiede la cessione secca o al limite il prestito con obbligo. D’altra caratura Lazzari, anche lui prossimo alla partenza. Ma di offerte concrete al momento ne sono arrivate poche. E il mercato della Lazio si ferma.