Il derby ha messo le ali alla Lazio, che ora corre, sbaglia sempre meno passaggi e crea pericoli continui agli avversari. L’effetto della vittoria con la Roma s’è visto subito contro la Lokomotiv Mosca, la seconda avversaria del girone di Europa League. Dopo la sconfitta all’esordio con il Galatasaray, ora la Lazio ha trovato convinzione. Sembra un’altra squadra.
Quella vista prima del derby, ad esclusione delle prime due gare, è stata lenta e prevedibile. Non dava la sensazione di poter essere una squadra pericolosa. Quella vista ieri in campo europeo è stata l’opposto; ha segnato due gol (2-0 il risultato finale), ma avrebbe potuto farne sei. Perché la spinta offensiva è stata costante e ordinata.
Contro i russi Sarri non rinuncia alle ali, Felipe Anderson e Pedro, e fa bene, perché i due risultano i migliori della serata insieme a Basic, l’autore del gol che sblocca la partita. L’unico cruccio per Sarri è l’uscita di Immobile dal campo: l’attaccante ha sentito un fastidio al ginocchio, la speranza è che sia uscito in tempo.
Anche senza il suo bomber la Lazio s’è fatta pericolosa in più di un’occasione. Patric ha messo dentro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi in sequenza hanno sbagliato gol facili quasi tutti: Muriqi, Felipe Anderson, Milinkovic. Poteva essere una goleada, Sarri lavorerà sulla cattiveria ma ora si gode la prima vittoria europea.