Fuga subito il dubbio: Mourinho gli sta simpatico: “E ha vinto molto più di me, ma questo non vuol dire nulla. Io parlerò più di me stesso”. Inizia così la conferenza stampa di Maurizio Sarri, presentato oggi a Formello. Spiega i motivi per cui ha scelto la Lazio: “Il primo motivo per cui sono qui è di carattere personale: ho intravisto in questa società la possibilità di esprimermi al meglio. Secondo motivo sportivo: anche se manca qualcosa, vedo la possibilità di fare il calcio che piace a me”.
Il neo allenatore biancoceleste parla di mercato: “Rinforzi promessi? Non so quanto tempo ci metterò a esprimere il mio calcio. La stagione di una squadra va giudicata nella competizione più lunga. È difficile prevedere come un gruppo possa reagire. Per quanto riguarda il mercato abbiamo fatto una lista di ruoli attraversi i quali potremo esprimere un calcio diverso rispetto al passato. Non ci siamo soffermati sui nomi. Quest’anno il mercato è difficile. Non solo per noi. Io guardo la situazione da allenatore: mi piacerebbe partire domani con i 25 giocatori della lista definitiva, ma so che in questo calcio è impossibile”.
Su Immobile: “Critiche a Immobile? Sta rispondendo Mancini che lo mette dentro tutte le volte. Quello che ho visto di Ciro mi lascia molto soddisfatto”.
Non potrà ancora lavorare con Luis Alberto, che non ha risposto alla chiamata della società: “E’ un problema societario. Da un punto di vista morale sto aspettando che arrivi e che parli con me e con i compagni di squadra. Se ci convince il problema morale sparisce, altrimenti ci dovrà chiedere scusa. Luis Alberto regista? Non so chi lo ha detto questo, io non lo vedo come regista”.
Uno dei primi acquisti è quello di Felipe Anderson, un giocatore molto apprezzato da Sarri: “E’ un ragazzo che alla Lazio fece 6 o 7 mesi che facevano pensare che fosse destinato a Barcellona a Bayern Monaco. Il suo unico difetto è la continuità. Dobbiamo metterlo nelle condizioni di essere più continuo, spero di aiutarlo in questo”.