“Il Lazio si è risvegliato con ulteriori misure della zona rossa, non è una cosa piacevole ma necessaria stante l’andamento dell’epidemia di Covid-19, con l’aumento dell’Rt che ha superato, come noto, il livello di 1.25 e quindi in automatico scatta l’entrata in zona rossa”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Alessio D’Amato, ospite di ‘Che giorno è’ su Radio1″, ha commentato l’entrata in zona rossa della regione.
Secondo D’Amato, però, basteranno due settimane per riportare l’Rt sotto la soglia dell’1.25, oltre la quale scatta in automatico la zona rossa: “Io credo che due settimane saranno sufficienti per ricondurre sotto la soglia di allerta l’Rt”.
Sul vaccino AtraZeneca ha detto: “Quando è approvato, è sicuro ma questo non significa che non ci siano reazioni avverse. Nel Lazio abbiamo avuto poche cancellazioni delle prenotazioni per AstraZeneca. Chiaramente le sconsigliamo perché chi lo farà, finirà in coda ed è un rischio rilevante”,
“Noi attualmente abbiamo delle difficoltà nella regolarità degli approvvigionamenti, in particolare con 40mila dosi in meno di AstraZeneca – ha detto ancora l’assessore – Questo ha comportato una rimodulazione delle forniture soprattutto ai medici di medicina generale. La nostra macchina così marcia a un terzo della sua capacità mentre potremmo fare senza grandi problemi 60mila vaccini al giorno. Abbiamo dovuto momentaneamente sospendere le consegne dei vaccini ai medici di medicina, che finora avevano preso in carica oltre 50mila dosi che stanno eseguendo. Speriamo in 15 giorni di poter avere risoluzione, soprattutto anche attraverso J&J che dovrebbe arrivare a metà aprile”, conclude l’assessore D’Amato.