Lazio, cosa vuoi fare da grande? La domanda nasce spontanea, ora però è tempo di trovare una risposta. Gli ultimi due risultati con Spal e Sassuolo hanno frenato la corsa Champions, che rimane comunque possibile. Un solo punto in due partite ed un grande interrogativo: questa squadra è in grado di lottare per obiettivi importanti? La risposta sembra averla già data implicitamente il gruppo fornendo delle prestazioni decisamente sottotono in gare che avrebbero dovuto sancire il definitivo salto di qualità. La vittoria con lInter sembrava aver consegnato la Lazio ad una dimensione di grande squadra, cinica e matura. Le due partite successivo hanno minato ogni certezza rianimando i fantasmi di un passato troppo recente.
La Lazio e la sindrome di Crotone
E ancora sotto gli occhi di tutti il pareggio di Crotone dellanno scorso, arrivato con la Champions ormai in tasca ad una sola partita dal termine. Il finale è risaputo: Lazio battuta in casa dallInter e quarto posto passato nelle mani nerazzurre. Una batosta che sembra aver segnato nel profondo la squadra biancoceleste, che pare aver timore di arrivare in alto. Quando lobiettivo si avvicina arriva lautomatico dietrofront, come un balletto che non porta mai a meta. Il paradosso è confermato dai risultati: per metà stagione la Lazio è sembrata invincibile con le medio piccole e piccolissima con le grandi. Dopo la vittoria nel derby il trend sembra essersi invertito: vittoria con giallorossi ed Inter e pochi punti che le squadre che la seguono in classifica. Il tutto quando ormai lobiettivo Champions sembrava a portata di mano. Nulla è ancora perduto, meglio ribadirlo, ma il cammino è diventato complicato a causa di incontri che sembravano alla portata. La partita con il Milan arriva nel momento ideale per la Lazio ancora alla ricerca di di una sua dimensione: la gara con i rossoneri deciderà cosa vuol fare la Lazio da grande. Diventarlo, grande, o rimanere nel limbo delle incertezze dorate dei quinti posti e dei sogni mancati di un soffio.