La Lazio si gode Correa, talento argentino esploso quest’anno anche sotto il profilo realizzativo. L’ex Siviglia è già a 6 centri in campionato e si è raccontato nel corso di una lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali del club biancoceleste: “Segnare è sempre una cosa bella. Sicuramente avevo tanta voglia di fare gol, contro l’Atalanta si è visto. Mi sono sentito colpevole per aver sbagliato un rigore all’ultimo minuto contro il Bologna, ci sono rimasto malissimo. Io vivo il calcio in modo forte. Poi quando ti sblocchi è sempre bello”.
“Quest’anno siamo ancora più offensivi, il mister ha cercato di cambiare qualcosa e di fare in modo che siamo noi ad avere le partite in mano. Lui ha sempre tanta voglia di migliorarci. La sconfitta contro la Spal è stato un duro colpo. Non pensavamo di perdere e nel primo tempo siamo stati spesso vicino al secondo gol”.
Correa ha poi continuato rivelando il suo idolo da sempre: “”Ho sempre avuto un giocatore di riferimento: Kakà. Non era un bomber ma partiva da dietro e faceva tanti gol. Sicuramente è bellissimo giocare più vicino alla porta, segnare e fare le giocate decisive è più bello per tutti”. Da quando ho iniziato a giocare a calcio mi è sempre piaciuto avere responsabilità all’interno della squadra. Mi piace farmi vedere e non stare giù di morale, magari lo facevo a inizio carriera. Adesso sono più maturo in queste cose. Quando c’è una difficoltà e qualche compagno ha bisogno di me mi piace essere responsabilizzato e fare il bene della squadra”.
“Ho tanti sogni, voglio vincere tutto quello per cui gioco. Un mondiale, competizioni così importanti. Adesso l’importante è arrivare in Champions. Comunque è stato bellissimo alzare la Coppa Italia, a dicembre possiamo vincere un altro trofeo. Vinciamo quello e poi pensiamo ad alzare l’asticella”, ha concluso Correa.