Lazio, Bilancio 2019-2021 esenzioni e riduzioni irpef

    Confermate esenzioni e riduzioni Irpef per il Bilancio 2019-2021 della Regione Lazio con un criterio di progressività per alcuni soggetti. Il Bilancio 2019-2021 conferma le esenzioni (2,3 milioni di contribuenti) e le riduzioni dell’addizionale regionale (500mila contribuenti) con un criterio di progressività per i soggetti con reddito imponibile superiore a 35mila euro e fino a 75mila euro. In particolare, l’esclusione dalla maggiorazione riguarda i soggetti con reddito imponibile fino a 35 mila euro, i nuclei familiari numerosi (con tre o più figli a carico) e quelli con uno o più figli portatori di handicap, gli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un reddito non superiore a 50 mila euro.

    La rimodulazione progressiva del Bilancio 2019-2021 in chiave riduttiva del prelievo Irpef per i soggetti con reddito superiore a 35 mila euro ricalca quella dell’anno fiscale 2018:

    · per i redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1% (da 3,33% complessivo al 2,73%);

    · per i redditi compresi tra 28.000 euro e 55.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,2% (da 3,33% al 2,93%);

    · per i redditi compresi tra 55.000 euro e 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,5% (da 3,33% portando al 3,23%);

    · per i redditi oltre 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo è di 1,6% (3,33%)

    NORME PER FAVORIRE L’INTERSCAMBIO DEL PERSONALE DEL SSR

    Nell’ambito delle competenze relative alla sanità, si intende favorire l’interscambio di risorse umane tra il personale della Direzione regionale sanità e il personale delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Un’attività integrata tra competenze senza aumento dei costi nell’ottica dell’efficienza. Si intende così dare l’input a un percorso virtuoso finalizzato al conseguimento di livelli di alta professionalizzazione nel sistema di governo della salute pubblica, potenziando la qualità dei servizi offerti dalle singole Aziende Sanitarie e dalla Regione Lazio. Ciò anche in considerazione dei diversi contratti collettivi vigenti. La norma entrerà in vigore entro 120 giorni.