Unesortazione che arriva dal presidente della Società Italiana della Contraccezione direttamente ai ginecologi affinché facciano rete.
La contraccezione demergenza è unimportante opportunità per la donna, ma sul tema occorre più informazione ha dichiarato il presidente Sic Annibale Volpe che, tornando a parlare della pillola del giorno dopo ha poi continuato dicendo – Non tutte le pazienti hanno ben chiaro che il farmaco non è in grado di proteggere da eventuali rapporti sessuali non protetti avvenuti dopo lassunzione. Anzi: secondo alcuni studi le donne che hanno rapporti non protetti dopo l’assunzione del contraccettivo d’emergenza, sono esposte a un rischio di gravidanza iindesiderata 3 volte superiore specifica il professor Volpe. Continua: La pillola del giorno dopo sposta infatti più avanti nel tempo lovulazione che comunque avrà regolarmente luogo: è un punto essenziale che i colleghi ginecologi devono spiegare con chiarezza alla paziente. Si può dunque suggerisce il past president della SIC prescrivere subito una pillola contraccettiva da assumere dopo quella demergenza e ricordare tuttavia che questa è in grado di mettere del tutto a riposo le ovaie dopo due settimane. In sintesi, riassume il professor Volpe le donne devono essere informate che la protezione contraccettiva nel corso dei primi 14 giorni dopo lassunzione del contraccettivo demergenza può essere efficace solamente attraverso mezzi meccanici, quali per esempio il preservativo. Il meccanismo è identico per entrambe i contraccettivi di emergenza attualmente presenti sul mercato, quello a base di levonorgestrel (che agisce fino a 72 ore dopo il rapporto) e quello a base di upistral acetato (fino a 120 ore dopo il rapporto). Sia chiaro che entrambe le molecole devono essere assunte il prima possibile aggiunge il ginecologo e che la loro somministrazione non è in grado di proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili. Altra importante avvertenza sottolinea il past president della SIC è che sebbene non esista ancora unufficializzazione da parte dellEuropean Medicines Agency (EMA), recenti e autorevoli studi internazionali hanno messo in luce come il levonorgestrel possa non essere efficace sia nelle donne obese come nel caso dellulipristal acetato sia nelle pazienti con indice di massa corporea superiore a 25. Inoltre precisa il professor Volpe occorre spiegare chiaramente alla paziente che il contraccettivo di emergenza deve essere prescritto dal ginecologo e che nel caso di ulipristal acetato la prescrizione può avvenire solo in seguito a un test obbligatorio che abbia escluso una gravidanza già in atto. Poiché spesso le pazienti arrivano nei Pronto Soccorso con la richiesta di un contraccettivo di emergenza nel fine settimana, quando le strutture sono già molto affollate aggiunge Volpe è bene inoltre informare sempre la paziente che esistono anche altre strutture in grado di dispensare il farmaco e valutare le eventuali controindicazioni, come, per esempio i consultori, gli ambulatori di Medicina generale e, ovviamente, gli studi dei ginecologi. Conclude infine il past president della SIC: In ogni caso, i colleghi hanno il dovere di ricordare sempre alla paziente che, come del resto indica la stessa parola emergenza, la pillola del giorno dopo non può essere utilizzata alla stregua di un contraccettivo ormonale a uso quotidiano. A tal fine esorta il professore il counselling è essenziale per trovare insieme alla coppia la soluzione contraccettiva più adatta e meno invasiva. A tal fine ricordiamo alcuni contraccettivi orali molto ben tollerati, anche a base di estradiolo naturale.