“Sono dispiaciuto per quello che è successo, in Spagna il gesto fascista si fa con il braccio teso in una linea retta. In Italia a quanto pare è anche così, dandosi una pacca sul petto. Io sono una persona assolutamente di destra, del partito Vox in Spagna come pure tanti amici calciatori, ma non di idea fascista, non è proprio nella mia mentalità”. Si giustifica così, all’Adnkronos, Juan Bernabé, lo storico addestratore dell’Aquila Olympia, simbolo della Lazio. Il 53enne spagnolo è infatti il protagonista di un video diventato virale in cui, al termine del match contro l’Inter di sabato scorso, alza più volte al cielo il braccio destro all’indirizzo dei tifosi che urlano ‘Duce! Duce!’.
“Sono un uomo che ha girato il mondo, che fa business in tutto il mondo e che ha rapporti con persone di tutte le razze. E’ stato un gesto dettato dall’impulso – aggiunge il falconiere – festeggiando il finale di una partita. Un saluto militare, mai fascista. Tuttavia va bene, queste cose fanno parte della vita, ci sono momenti brutti e belli. E questo per me è un momento brutto”. (di Silvia Mancinelli)