(Adnkronos) – Le ‘fake news’ riproposte ieri dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulle origini ebraiche di Adolf Hitler nell’intervista a Zona Bianca su Rete 4 nascono subito dopo la Seconda guerra mondiale, per iniziativa dell’avvocato personale del Fuhrer ed ex governatore della Polonia occupata, Hans Frank.
Nelle memorie sui suoi incontri con Hitler che scrisse mentre era carcere, durante il Processo di Norimberga in cui era imputato (e in cui fu condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità), Frank scrisse che negli anni Trenta aveva ricevuto istruzioni da Hitler di indagare sulle voci di una sua discendenza ebraica. Frank ha quindi asserito di aver scoperto che il nonno di Hitler poteva essere ebreo. Gli storici hanno sempre considerato con grande scetticismo le righe di Frank, che durante il processo da una parte ammise i suoi crimini dall’altra li ‘giustificò’ accusando russi, polacchi e cechi di stermini di massa di tedeschi. La condanna a morte di Frank fu eseguita nell’ottobre del 1946.