Per quanto prevedibile, è certamente un quadro impietoso quello illustrato oggi dal’Istituto di Ricerca in merito alla disoccupazione giovanile nel Paese.
Se lo scorso ottobre, in merito alla disoccupazione in generale, i numeri ci hanno indicato un tasso stabile al 9,8%, in virtù di un aumento di 0,6 punti registrati, quella giovanile ha continuato invece a crescere, attestandosi su una media del 30,3%.
Tenete però conto che, attualmente, in virtù della situazione di emergenza, è stato prorogato il blocco dei licenziamenti, dunque, in prospettiva, la situazione oggi potrebbe essere di gran lunga peggiore…
Ad oggi, spiegano le stime, la domanda di collocazione è cresciuta di circa lo 0,4% (pari ad 11mila persone), uomini ed under 50 compresi, con le donne in leggera diminuzione, ed il tasso di inattività invariato al 35,5%.
Di contro, spiega ancora l’Istat, il tasso di occupazione complessivamente rimane stabile al 58,0%.
A contribuire significatamente, nell’ultimo anno, sia quanti in cerca di lavoro (43mila), che la fascia degli inattivi, compresa tra i 15 ed i 64 anni (257mila).
Max