“La componente della maggioranza che in Campidoglio fa riferimento all’assessore Catarci e al capogruppo Luparelli è ormai sull’orlo di una crisi di nervi.
Si tratta della componente teoricamente più a sinistra della maggioranza, eppure si chiude sulla difensiva, scadendo sull’attacco personale, persino quando segnalo loro un vero e proprio scandalo, quale può essere una busta paga da trenta euro. È pur vero che ci troviamo di fronte agli eredi dell’atto unilaterale all’epoca commissionato da un assessore dello stesso ramo politico, ma c’è un limite a tutto.
Non si spiegano infatti le scriteriate arringhe di Luparelli, cui è stato demandato il ruolo di avvocato difensore dell’assessorato, nonostante sia un ‘esperto’ di patrimonio e non certamente di risorse umane. Tanto è vero che, nella furia di difendere il maldestro operato del suo ‘cliente’, si spinge a mistificare le parole altrui. Non ho ‘lasciato intendere’ che il numero di dipendenti che non hanno ricevuto il Tfr sia indefinito: è davvero indefinito, in quanto non comunicato in Commissione proprio da chi avrebbe dovuto farlo.
Quanto alle buste paga da trenta euro, liquidare il problema assumendo che si tratti di poche decine di persone rende l’idea di quanto Luparelli sia lontano dalle realtà che non lo riguardano da vicino. Se questa è la corrente di sinistra, mala tempora currunt“.
Lo dichiara, in una nota, il capogruppo capitolino della Lista Civica Virginia Raggi Antonio De Santis.
Max