Nel mondo del lavoro e delle risorse umane ci sarà sempre più bisogno di una leadership diversa da quella attuale perchè “il fatto di avere dei capi, delle persone, che sono abituate a gestire un gruppo di lavoro in una certa maniera, oggi non è più auspicabile. Abbiamo bisogno di dare tanto supporto ai leader nelle varie organizzazioni, ma in una maniera diversa”. Lo afferma Riccardo Donelli, People & Organization, Partner, Pwc, network multinazionale di imprese di servizi professionali, intervendo alla conferenza stampa on line sugli insight emersi dalle recenti ricerche di Yonder e Peakon per Work Day sugli strumenti per riallineare e preparare i talenti per il futuro del lavoro.
“Abbiamo nesso a punto un modello in cui la leadership -spiega Donelli- non è tanto e non più basata su una linea di azione, ma sulla capacità di gestire cose contraddittorie e paradossali”, perchè, spiega l’esperto, il “vero tema oggi è ‘Come facciamo a fare in modo che le persone siano veramente al centro del lavoro e dell’azienda?’. La pandemia ci ha fatto capire alcune cose, ha accelerato alcuni processi in corso ma ci ha fatto vivere anche fasi molto diverse”, dice.
“Le cose principali che vediamo da qui in avanti, oltre a una diversa leadership sono la necessità di ripensare il modo in cui il lavoro viene svolto, progettandolo, ma anche rendendolo ‘naturale’ e riprogettando anche le organizzazione sulle attività e non solo sulle responsabilità. E anche le relazioni tra le persone hanno bisogno di modi nuovi, abbiamo bisogno di reimmettere la parte informale: abbiamo bisogno che le persone siano protagoniste”, conclude Donelli.