LAVORO – BUFERA PER LA NOTIZIA DIFFUSA DA UN QUOTIDIANO CIRCA LA REINTRODUZIONE DEI VOUCHER, SUBITO SMENTITA DA PALAZZO CHIGI, PER DAMIANO SAREBBE ‘UNA SCELTA SBAGLIATA’

Un buongiorno segnato dalle polemiche sul fronte della cosiddetta ‘manovrina’, dopo che un noto quotidiano aveva avanzato l’ipotesi della la reintroduzione dei voucher che il governo aveva abrogato, in quanto strumenti indispensabili per evitare che le prestazioni occasionali rivolte a famiglie ed imprese si svolgano in nero. Una notizia subito smentita da Palazzo Chigi che, attraverso un comunicato (definendo ‘fantasiose’ tale notizie), tiene a precisare è diverso lo strumento, così come è del tutto diversa la platea dei fruitori. Dunque, a quanto sembrerebbe, una ‘notizia fake’, che aveva subito sollevato il disappunto  del trovato subito pronta la reazione del presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano: “si tratta di una scelta sbagliata e contraddittoria rispetto alla recente abrogazione, per Decreto, di questo strumento. Sono invece d’accordo sulla istituzione del Libretto Famiglia destinato a colmare un vuoto normativo, finalizzato all’effettuazione dei piccoli lavori domestici e di cura e per le attività no profit. Abbiamo presentato  – ha aggiunto Damiano – in tal senso un emendamento a prima firma dell’onorevole Antonella Incerti. Per quanto riguarda le imprese, va sottolineato il fatto cheesistono già numerosi strumenti di flessibilità ai quali non è utile aggiungerne di nuovi: il lavoro a chiamata, l’interinale e il contratto a termine. In ogni caso, la scelta di una strumentazione di flessibilità per il lavoro occasionale da utilizzare nelle imprese, andrebbe fatta, da parte del Governo, soltanto dopo un confronto approfondito e risolutivo con le parti sociali”. Sulla questione era intervenuto anche il MDP: ’’Il tema oggi non è uscire dalla maggioranza ma i voucher – ha affermato  Francesco Laforgia, capogruppo Mdp a Montecitorio – Se verrà posta la fiducia su un provvedimento che contiene i voucher per le imprese, noi non la voteremo. Il resto lo valuteremo’’.

M.