POLITICA

Lavoriamo per evitare una reazione sproporzionata di Teheran

“Stiamo facendo di tutto, come G7, con i Paesi arabi dell’area, l’Iraq, tutti quanti stiamo invitando l’Iran a usare la massima prudenza in questa reazione”.

Sono le parole del ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a Morning News, su Canale 5.

“Naturalmente è un appello lanciato anche a Israele perché tutte le parti in causa devono rendersi conto che superare un certo limite nello scontro significa poi dar vita a una guerra regionale che avrebbe delle conseguenze molto gravi”, ha proseguito Tajani.

aggiornamento ore 9.00

“Stiamo lavorando giorno e notte attraverso i canali diplomatici, iniziative, colloqui, cercando di convincere gli interlocutori anche i più vicini all’Iran, di spingere affinché Teheran non abbia una reazione sproporzionata. Speriamo che la diplomazia possa ottenere dei risultati positivi, non bisogna mai demordere, quando si vuole costruire la pace. Naturalmente anche Israele deve fare la sua parte, comprendere che nelle sue mani c’è anche la stabilità dell’intera area, fermo restando che deve garantire la propria indipendenza”, ha aggiunto.

aggiornamento ore 12.15

“Continuiamo a dire assolutamente di non recarsi nel sud del Libano e di utilizzare la massima prudenza. Chi può rientrare è meglio che lo faccia”, ha confermato Tajani. “Gli italiani che sono in Libano sono circa 4mila. Gran parte però ha il doppio passaporto e sono residenti. Ce ne sono 300-350 invece che sono lì per lavoro o per altre ragioni. Qualcuno è già rientrato con gli aerei di linea, ascoltando il nostro appello, si tratta di una decina di persone”, ha proseguito. “Comunque la nostra ambasciata a Beirut e la nostra unità di crisi del ministero degli Esteri lavora 24 ore su 24 per dare tutte le informazioni necessarie ai nostri connazionali che avessero bisogno di sapere come cercare di rientrare”, ha concluso.

aggiornamento ore 15.51