Dopo 70 anni di attese, Roma Capitale e Acea Ato2 portano l’allaccio in fogna a oltre 400 famiglie residenti e 30 unità commerciali, e in totale a un bacino di utenza interessata di circa 6mila abitanti del Municipio XV.
L’intervento si svilupperà tra il 2024 e il 2025 con un finanziamento di oltre 6 milioni di euro.
Questa mattina il Sindaco Gualtieri, l’assessore ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, i tecnici di Acea Ato2 e il presidente del Municipio XV Daniele Torquati, hanno effettuato un sopralluogo di avanzamento lavori.
Il cantiere, iniziato a marzo, è finalizzato alla realizzazione del nuovo collettore fognario (1,8 km di rete) su via Tiberina e in località Borgo Sant’Isidoro nel territorio del XV Municipio. L’opera porterà inoltre al completamento dell’esistente rete fognaria del bacino Prima Porta-Mandriaccia e alla raccolta, al collettamento e al trasferimento delle acque reflue della zona di S. Isidoro al collettore che corre lungo via di Villa Livia con esito finale al depuratore Roma Nord.
Nella prima fase è stata eseguita l’indagine archeologica, che ha dato esiti positivi per l’attuazione del progetto. Proprio la presenza di numerose testimonianze antiche aveva bloccato l’intervento che, faticosamente dopo anni di promesse disattese, era stato recuperato da Assessorato ai Lavori pubblici di Roma Capitale, Acea Ato2 e Municipio XV nel 2021. Tale occorrenza ha reso, infatti, necessario un ridisegno del tracciato per l’adeguamento del progetto. La nuova configurazione, quindi, è stata definita principalmente con lo scopo di minimizzare le interferenze con le preesistenze archeologiche situate nel sottosuolo dell’area di intervento (antico tracciato della via Tiberina lungo via Cantalice, villa di epoca romana, necropoli e reperti), con i terreni di proprietà privata e con le opere di protezione spondale del fiume Tevere.
“Inaccettabile che nel 2024 a Roma ci siano ancora persone che non hanno la fogna e l’acqua – ha spiegato il Sindaco Gualtieri. Tutti i romani e le romane devono avere gli stessi diritti e l’accesso ai servizi primari. Questo è un intervento storico che atteso da decenni visto che, dagli anni ‘50, in questa zona non sono mai state realizzate le fogne. Oggi diamo seguito ad uno dei primi impegni presi sia dalla Giunta capitolina che da quella municipale. Finalmente siamo partiti e potremo così dotare questa zona di ciò che spetta a ogni cittadino romano”.
“Abbiamo messo il punto a un’attesa infinita, fatta di promesse mancate e stop di progetto – sottolinea l’assessore Segnalini -. Negli ultimi due anni il dipartimento dei Lavori pubblici e Acea Ato2 hanno studiato il progetto nel modo migliore, per adeguarlo dopo i ritrovamenti archeologici. Il presidente Torquati, oltre ad aver seguito le fasi, ha lavorato sul territorio portando sempre avanti le necessità degli abitanti. La realizzazione della rete fognaria è una battaglia di civiltà che non potevamo più derogare; nell’area a seguire saranno effettuati anche i lavori di estensione della rete idrica e fognaria in via Tenuta Piccirilli e via Colle di Tora, comprensorio ad oggi parzialmente servito. In diversi quartieri di Roma ci sono purtroppo situazioni di questo tipo, a cui stiamo mano mano provvedendo, per colmare definitivamente il gap tra centro e periferia“.
“Nel nostro quadrante sono purtroppo ancora molte le famiglie senza servizi primari, quindi fogne e allacci idrici – afferma il presidente Torquati. Questa è una di quelle zone, una realtà alla periferia estrema del nostro territorio che con l’assessora municipale Luigia Chirizzi, nonostante le tante difficoltà, non abbiamo mai abbandonato e per cui negli ultimi quindici anni ci siamo sempre battuti, come anche abbiamo fatto per Osteria Nuova, altra priorità che vogliamo portare a termine. Ringrazio davvero il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora Ornella Segnalini e Acea Ato2 per aver compreso l’urgenza di questi lavori, finalmente avviati dopo decenni. La lotta alle disuguaglianze – conclude Torquati – passa anche e soprattutto da questo tipo di interventi. Garantire un servizio primario significa abbattere le differenze tra le zone servite e quelle in cui mancano”.
La tipologia di lavorazioni previste
Le nuove tubazioni saranno realizzate con la tecnologia no-dig, per ridurre gli impatti del cantiere alla circolazione stradale ed in relazione alla natura dei terreni attraversati per la presenza di falda e le profondità di scavo raggiunte.
- nuovi impianti di sollevamento per acque reflue;
- una condotta di circa 110 metri a completamento del collettore esistente (Via Configni);
- un collettore fognario di circa 218 metri, in prosecuzione del collettore esistente (Via Ruggero Celano);
- un collettore fognario di circa 1.180 metri (Via Tiberina da Km 1 a Km 2 ca);
- Saranno realizzate anche ulteriori condotte di collegamento ed opere accessorie per circa 300 m.
Max