Lavori in corso per quota 100 e reddito cittadinanza

La Ragioneria dello Stato è al lavoro per quota 100 e reddito cittadinanza punti clou del governo. Sono giorni di intenso e duro lavoro per gli uomini che sono dietro le quinte di quota cento e reddito di cittadinanza cioè i punti clou del governo.Tra procedure e festeggiamenti a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quota 100 e reddito di cittadinanza non sono ancora diventata legge dello Stato e che non ancora è stata trascritta sulla Gazzetta Ufficiale e tanto meno spedito al Quirinale, svela Dagospia in un dettagliatissimo scoop. Il fatto è che ancora non c’è la ’bollinatura’ da parte della Ragioneria dello Stato con la possibilità, dicono fonti parlamentari, addirittura di dover rimandare a dopo le europee l’avvio di quota 100 e reddito cittadinanza con rischio sforamento del 2,04. Insomma era ciò che voleva tentare di comunicare Bankitalia con i numeri sui guai che si incorrevano con Quota 100 e Reddito di Cittadinanza e che hanno portato ad un duro scontro con il governo. Passato al Consiglio dei Ministri di giovedì scorso, il dl sui due provvedimenti principi della giunta legislativa è per ora in esame alla Ragioneria di Stato che sta controllando se sia tutto in ordine. Dopo che verrà emessa la bollinatura verranno inviati al Quirinale, e quindi saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale affinché possano diventare operativi. Dal giorno dopo passeranno le finestre mobili, per esempio il provvedimento – per la quota 100 – prevede che gli impiegati pubblici possano essere pensionati dal 1 agosto prossimo se hanno ottenuto i requisiti quando il decreto sarà legge. Quota 100 allora dovrà essere trasformata in legge da Camera e Senato entro 2 mesi. Il Parlamento potrà apportare cambiamenti al disegno. Parte del sostentamento economico giunge dalle operazioni, una serie di norme mira infatti a prendere dal settore 400 milioni di euro annui. Il decreto nel dettaglio fa lievitare la tassa sulla vincita del 10eLotto (l’aliquota passa dall’8 all’11%); fa crescere il Preu delle slot (la tassa cresce del 2% rispetto ai limiti stabiliti dal decreto Dignità); immette somma equivalente  per il rilascio dei nulla osta per le slot.
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