Home NOTIZIE LOCALI Latina, ubriaco minaccia di morte titolare bar che si rifiuta di dargli...

    Latina, ubriaco minaccia di morte titolare bar che si rifiuta di dargli da bere: Daspo urbano per 2 anni

    Minacce di morte, sedie lanciate, calci e pugni contro il gazebo del bar dove il titolare vedendolo ubriaco si è rifiutato di dargli da bere. Una escalation di violenza che non si è placata neppure all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo tre mesi dall’episodio per il responsabile è scattato il daspo urbano. Si tratta di un 54enne italiano che per 2 anni non potrà frequentare locali pub, taverne, bar e ristoranti e neppure discoteche, locali notturni nel centro del Comune di Sezze, in provincia di Latina.

    Latina, ubriaco minaccia di morte titolare bar che si rifiuta di dargli da bere

    Ed è proprio in un bar di Sezze che lo scorso giugno l’uomo ha creato il panico. Evidentemente ubriaco si era scagliato contro il titolare del bar che aveva rifiutato di somministrargli altri alcolici, arrivando a minacciarlo anche di morte. Violenza culminata nel lancio di sedie, calci e pugni ai gazebo posti all’esterno del locale, fino all’arrivo dei carabinieri, intervenuti sul posto a seguito di segnalazione. E non pago, aveva anche opposto resistenza ai militari.

    La valutazione degli atti trasmessi dai Carabinieri, lo stato di agitazione provocato nei confronti della vittima e le condotte di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, hanno consentito ai poliziotti della divisione Anticrimine della Questura di Latina, di attivare i procedimenti amministrativi per l’applicazione della misura di prevenzione.

    Daspo urbano per 2 anni nei locali del centro di Sezze

    Per l’uomo scatta così il divieto per la durata di 2 anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, ed affini ricadenti nel centro del Comune di Sezze. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 10mila a 24mila euro.