I carabinieri di Latina ha avviato un’indagine nei confronti di una famiglia rom nell’ambito delle verifiche in merito alla regolarità delle domande presentate per ricevere il reddito di cittadinanza nella provincia pontina.
Nello specifico, i controlli hanno interessato due domande presentate da altrettante persone, esponenti del clan Di Silvio, appartenenti a due nuclei familiari diversi e in due momenti temporali differenti, domande inoltrate all’Inps tramite il patronato Enac di Latina.
Quello che è emerso è che uno dei due esponenti del clan era sottoposto agli arresti domiciliari per l’inchiesta “Alba Pontina”, che ha interessato altre 9 persone dello stesso nucleo con 5 arresti in carcere e 5 ai domiciliari, ma nonostante ciò l’Inps aveva concesso il reddito di cittadinanza ad ottobre 2019.
Stesso periodo in cui l’altro esponente dei Di Silvio aveva ottenuto il Reddito di cittadinanza per il proprio nucleo familiare, composto da quattro persone di cui due in carcere.
In entrambi i casi, i richiedenti avevano presentato la domanda evadendo dagli arresti domiciliari.