A Latina e nel Lazio alcuni dati di crescita imprenditoriale, stando a un report di Osserfare, dimostrano come malgrado la pandemia, si possano respirare anche arie un pò ottimistiche. Specie per quanto concerne l’artigianato in tutta la provincia.
Stando al recente report di crescita imprenditoriale nel primo trimestre 2021, per quanto riguarda il comparto artigiano, a fine marzo le imprese registrate all’Albo sono 8.863, pari al 18,5% dell’intero tessuto imprenditoriale.
Il bilancio positivo per 16 unità risulta in netta discontinuità in una serie storica che nel primo quarto d’anno è di consueto in rosso; tale esito è dato dalla differenza tra le 215 iscrizioni, in decisa crescita tendenziale, nonché rispetto al primo trimestre 2019, e le 199 cessazioni, in contenimento di circa il 30% sull’analogo periodo dell’ultimo biennio. La rilevanza dunque è una crescita dello 0,18%, in recupero rispetto al -1,23% riferito ai dodici mesi precedenti (-0,87% nel primo trimestre 2019), determinata prevalentemente dal rimbalzo dell’edilizia. Diversamente, la manifattura artigiana si conferma in area negativa .
Tale dato è la risultante di una maggiore vivacità tendenziale delle iscrizioni (+9,3%) e del contenimento delle cessazioni, per un saldo trimestrale che ammonta ad oltre 2 mila e 300 unità aggiuntive, in significativo rimbalzo rispetto alla sottrazione di 564 unità realizzatasi nella prima trimestrale dello scorso anno; altrettanto, il confronto rispetto alla prima porzione del 2019 (716 unità aggiuntive) rende conto, come già evidenziato, di un’alterazione pandemia delle dinamiche in atto. Scorporando il dato laziale a livello provinciale, si evidenziano tendenze pressoché simili, confermandosi in termini relativi per il frusinate dinamiche leggermente più contenute in termini di iscrizioni; unica eccezione la decrescita del reatino.