La delibera approvata oggi a maggioranza dai sindaci appartenenti allAto 4 in merito al futuro della gestione del servizio idrico integrato, rappresenta una occasione importante ai fini di valutare la possibilità di una eventuale ripubblicizzazione del servizio stesso.
Lo afferma il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, che aggiunge altri commenti alla riunione di questa mattina:
Con la delibera si assegna un mandato esplorativo, nellambito delle sue funzioni, al presidente dellAto 4, Armando Cusani, al fine di verificare leventuale sussistenza delle condizioni per un accordo con il socio privato di Acqualatina S.p.A. che porti lintera compagine azionaria in mano pubblica. Naturalmente questo mandato non impegna in alcun modo e non è vincolante per i sindaci e quindi per i Comuni dellAmbito Territoriale Ottimale ma rappresenta un eventuale punto di partenza per aprire nuovi scenari. Solo nelle ipotizzate fasi successive di questo processo, infatti, si andranno a verificare in dettaglio tutti gli aspetti relativi ad un possibile accordo per il passaggio di quote: dallanalisi dei bilanci di Acqualatina S.p.A. alla verifica della situazione debitoria; dai risvolti sulla erogazione dei servizi allimpatto eventuale sui bilanci dei Comuni. Ma, ripeto, questo avverrà solo dopo che il socio privato avrò esplicitato la volontà di un accordo. In tal senso, nella passata riunione dellAto 4 continua Di Giorgi io stesso, insieme ad altri colleghi sindaci, avevamo apportato modifiche e integrazioni alla delibera ripresentata oggi, proprio per incanalare il percorso nel giusto e corretto iter, nel rispetto degli organi e delle competenze statutarie e garantendo comunque che tutti i successivi passi sarebbero stati fatti dalla Conferenza dei Sindaci e quindi dai singoli Consigli comunali. Nonostante tutte queste giuste precauzioni, che andavano incontro anche alle richieste sollevate da alcuni Comuni dellAto 4, oggi non si è raggiunta lunanimità ma la delibera è stata approvata a maggioranza, assegnando così un mandato esplorativo che, in ogni caso, non impegna in alcun modo la Conferenza dei Sindaci ma vuole essere il contributo del Comune di Latina, e degli altri enti che hanno approvato la delibera, al dibattito sulla eventuale ripubblicizzazione dellacqua anche alla luce delle vicende referendarie e dei successivi sviluppi.