Un blitz ‘punitivo’ e non un normale ‘accertamento’ circa le procedure relative alla vaccinazione, quello condotto lo scorso sabato dal senatore del M5S (e presidente della Commissione Antimafia), Nicola Morra.
E’ quanto denunciato stamane al ‘Corsera’ dal direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, dott. Mario Marino: “Morra si è presentato sabato mattina mentre eravamo in piena attività, stavamo organizzando e pianificando l’attività di vaccinazione per questa settimana. E’ entrato e si è messo a urlare. Diceva ‘questo numero non funziona’, noi gli spiegavamo che non era più attivo per le prenotazioni, ma era tutto inutile. Poi ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura.
Loro, i grillini, dovevano affossare il sistema, ma non ho mai visto uno della Prima Repubblica venire da noi comportandosi in quella maniera. Ma urlava non per un fatto di servizio pubblico, che riguardava i cittadini, ma perché i suoi parenti non erano stati chiamati. Dunque, per un fatto suo personale. Sta di fatto che alla fine ho avuto un malore. Lo querelerò per abuso di potere e forse anche interruzione di pubblico servizio“.
Marino: “Noi ‘incapaci’ perché dei suoi parenti non erano stati ancora chiamati”
Come confermato anche da altri numerosi testimoni, il senatore grillino sarebbe entrato nei locali della centrale operativa territoriale dell’Asp, inveendo tutti in, particolare il dott. Marino, accusandoli di essere degli “incapaci” nella gestione della vaccinazioni e, guarda caso, come esempio ha portato il caso di due suoi parenti ultra80enni, ancora non chiamati per l’inoculazione della prima dose.
Marino: “Non ha voluto sentire ragioni, ha interrotto la nostra attività medica”
A nulla sono servite le spiegazioni dei medici, spiega ancora Marino, ”E’ stato del tutto inutile spiegargli che ormai da quattro giorni per le vaccinazioni è partita la piattaforma informatica regionale, ha continuato a urlare. Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua ‘visita’ ha interrotto il nostro lavoro. In quel momento, quando lui è arrivato nella centrale operativa, c’erano sei medici che lavoravano sui tamponi, le visite domiciliari relative al Covid, quelle nelle Rsa e molto altro, poi c’erano altri due operatori che stavano stilando gli elenchi per le vaccinazioni da fare in questa settimana e altri due che si occupavano del contact tracing, e infine c’ero io con altri due medici, impegnati nella pianificazione della settimana. Morra è entrando, si è messo a strillare, bloccando l’attività”.
Marino: “E dire che i parenti di sua moglie non erano nemmeno prenotati…”
Ed ancora, ”Davvero non so perché l’ha fatto, cui prodest? Forse per via dei suoi due parenti, sicuramente indiretti perché parenti della moglie, che non erano stati vaccinati? L’ha probabilmente interpretata come lesa maestà, ma quei due parenti non erano neanche prenotati, perché chiamavano al numero sbagliato. Fra l’altro – tiene a precisare il medico responsabile – i suoi due uomini della scorta mi hanno chiesto anche i documenti. Ma stavo forse commettendo un reato? Ripeto, non so perché l’ha fatto, ma so che anche a dicembre fece una piazzata contro l’Asp e contro l’Usca. Anche allora fece un casino, proprio come sabato da noi”.
Marino: “In un mese abbiamo fatto miracoli. Le scuse? Non è lui il tipo che le fa”
Convinto che “un tipo come lui chiederà scusa”, il direttore di Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, conclude rimarcando che “Nella provincia di Cosenza abbiamo una rete vaccinale realizzata in meno di un mese e formata da 68 centri vaccinali anti Covid, alcuni meravigliosi. Nella città di Cosenza, per i vaccini abbiamo una palestra con sei box, un’altra in periferia, poi l’ospedale militare. Abbiamo fatto un buon lavoro. Purtroppo, com’è noto, il problema è la carenza dei vaccini, e Morra dovrebbe saperlo, essendo una persona di spicco di questa maggioranza e presidente della Commissione Antimafia”.
Marino: “Lavoriamo 17 ore al giorno, le sue offese mi hanno fatto schizzare la pressione a 170”
Inoltre, sottolinea concludendo il dott. Marino, “E’ da un anno che lavoriamo sotto pressione, dalle sei di mattina fino alle 11 di sera, alla fine il fisico ne risente. Io mi sono beccato crisi ipertensive ravvicinate, sono sotto terapia, ho uno stato ansioso e domani devo andare dallo psichiatra. Ho bisogno di curarmi. E poi mi devo sentire criticare da Morra? Per quale motivo? Non è così che fa un uomo di Stato. A causa di quello che è accaduto sabato ho avuto un malore, mi hanno riscontrato la pressione alta, 170 su 100. Sono stato malissimo, il dottore mi ha visitato e voleva ricoverami. Perché subire tutto questo?“.
Max