Oggi una nuova giornata all’insegna della cultura con #lascuolanonsiferma, il progretto Rai che porta lo studio nelle case italiane tramite lo schermo: oggi, 30 Aprile 2020 si passa dalla Rivoluzione russa alla Napoli della Ortese.
Ecco rinnovato l’impegno con l’offerta di Rai Cultura su Rai Storia (canale 54) e Rai5 (canale 23). Ecco nello specifico cosa vedremo oggi.
#lascuolanonsiferma, sulla Rai nuovi appuntamenti oggi 30 Aprile 2020: rivoluzione russa e non solo
La Rivoluzione russa raccontata da Ezio Mauro, un viaggio nella reggia dei Savoia, e ancora, balletto classico e letteratura.
Oggi Rai Cultura propone nel pomeriggio di giovedì 30 aprile su Rai Storia (canale 54) e Rai5 (canale 23) per #lascuolanonsiferma nuove ore di studio e cultura.
Su Rai Storia, alle 15.00, Ezio Mauro racconta le “Cronache di una rivoluzione” in cui ripercorre la fine dell’impero russo e alla presa del potere da parte dei rivoluzionari.
Alle 15.30 si torna in Italia in compagnia del professor Alessandro Barbero per visitare, in uno Speciale di “a.C.d.C.” la reggia della Venaria Reale, a due passi da Torino.
Alle 16.30 torna Sergio Zavoli con una puntata di “Nascita di una dittatura” che analizza la marcia su Roma. Poi alle 17.30 “Italiani” propone un ritratto di don Luigi Sturzo che, nel 1919, con il suo “Appello ai liberi e forti” e la fondazione del Partito popolare, dà vita al cattolicesimo politico italiano del Novecento.
L’offerta di Rai Storia si conclude alle 18.30 con “Passato e Presente”: il professor Lucio Villari e Paolo Mieli analizzano la figura di Niccolò Machiavelli.
Su Rai5, alle 15.45, con un altro classico pirandelliano: il dramma “Il giuoco delle parti” nella versione scenica del 1970.
Alle 17.30 il grande classico del balletto: “Onegin” di John Cranko, coreografo britannico fra i più importanti del Novecento.
Alle 17.30 il grande classico del balletto: “Onegin” di John Cranko, coreografo britannico fra i più importanti del Novecento.
Chiusura, su Rai5 alle 19.30 con la letteratura: “L’altro ‘900” racconta Napoli e l’opera di Anna Maria Ortese.