“Sì, la respirazione ci permette di agire sul sistema nervoso, controllare la risposta immunitaria e ripristinare la nostra salute. Sì, cambiare il modo in cui respiriamo ci aiuterà a vivere più a lungo”. E’ la ricetta di longevità di James Nestor, giornalista scientifico e scrittore americano autore del saggio bestseller ‘Breath’, campione di vendite negli Usa, che arriva nelle librerie italiane grazie ad Aboca Edizioni con il titolo ‘L’arte di respirare – La nuova scienza per rieducare un gesto naturale’ (348 pagine, 24 euro). “Un libro affascinante e poliedrico che da mesi sta conquistando migliaia di lettori pur affrontando un tema apparentemente ordinario”, sottolinea Aboca alla vigilia della Giornata mondiale della respirazione che si celebra domani, 11 aprile.
Uscito negli Stati Uniti il 26 maggio 2020 per Riverhead-Penguin Random House, il saggio di Nestor ha già venduto 500mila copie; ha esordito al sesto posto della classifica di non fiction del ‘New York Times’, da oltre 7 mesi è stabilmente in top 20 dei saggi più venduti e nel corso del 2021 sarà tradotto in 30 lingue. “Dedicato a un argomento quanto mai attuale in tempo di pandemia”, spiega una nota, l’opera è frutto di “un’indagine profonda maturata in anni di studio. Come fa notare l’autore, non importa cosa mangi, quanto esercizio fai, quanto sei magro o giovane o saggio. Nulla di tutto questo conta, se non respiri correttamente. Non c’è niente di più essenziale per la nostra salute e il nostro benessere che respirare: prendere aria, lasciarla uscire, per 25.000 volte al giorno. Sembrerebbe così facile e banale, eppure, come specie, gli esseri umani hanno perso la capacità di respirare correttamente, compromettendo così la propria salute”.
“Nestor ha viaggiato per il mondo per capire cosa sia andato storto – prosegue la presentazione – e, dopo approfondite ricerche, ha trovato delle risposte sorprendenti. E non le ha trovate, come ci si aspetterebbe, nei laboratori di pneumologia, ma negli scavi di antichi siti di sepoltura, in strutture sovietiche segrete, in scuole corali del New Jersey e per le fumose strade di São Paulo. Nestor ha rintracciato uomini e donne che hanno esplorato la scienza nascosta dietro antiche pratiche di respirazione come Pranayama, Sudarshan Kriya e Tummo e si è affidato a esperti polmonari per testare scientificamente le più diffuse convinzioni sulla respirazione. Pochi di loro si erano proposti di studiare la respirazione, ma continuavano a imbattersi nell’argomento nel tentativo di curare altre patologie. Nestor li ha chiamati ‘polmonauti'”.
I polmonauti erano “chirurghi della Guerra Civile americana, parrucchieri francesi, cantanti lirici anarchici, irritabili allenatori di nuoto, inflessibili cardiologi ucraini, atleti olimpici cecoslovacchi e direttori di coro. Le loro ricerche stanno oggi ridefinendo le potenzialità del corpo umano e ci hanno consentito di scoprire che malattie come asma, ansia, disturbo da deficit di attenzione, psoriasi potrebbero essere alleviate o fatte regredire solo cambiando il modo in cui inspiriamo ed espiriamo”, si evidenzia nella nota.
“Dopo aver conosciuto polmonauti che hanno usato la respirazione per raddrizzare colonne vertebrali scoliotiche, smussare disturbi cronici e riscaldarsi a temperature sotto lo zero, capiremo che niente di tutto ciò dovrebbe essere possibile, eppure lo è. L’arte di respirare trasformerà la saggezza convenzionale di ciò che pensavamo di sapere sulla nostra più basilare funzione biologica: non respireremo mai più allo stesso modo”, garantiscono i ‘padri’ dell’edizione italiana.
Il volume si conclude infatti con una serie di consigli pratici: “Tecniche di respirazione per conciliare il sonno, per migliorare la frequenza cardiaca, consigli per la masticazione ed esercizi per migliorare il proprio benessere, mentale e fisico”. Parola di Nestor, “questo libro esplorerà molte cose: l’evoluzione, la storia della medicina, la biochimica, la fisiologia, la fisica, la resistenza atletica e altro ancora. Ma soprattutto, esplorerà voi. In media, nel corso della vostra vita, farete 670 milioni di respiri. Forse metà sono già alle vostre spalle. Forse siete al respiro numero 669.000.000. Forse vi piacerebbe farne qualche milione di più”.