“E’ un onore, una responsabilità e un piacere far parte di questa celebrazione del cinema, dell’immenso desiderio dell’umanità di capire se stessa”.
Non senza commozione, così Lucrecia Martel, stimata e bravissima regista argentina (è nata nella cittadina di Salta), ha commentato quanto comunicatole dal Cda della Biennale di Venezia – presieduto da Paolo Baratta – che l’ha designata a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che avrà luogo nella splendida città lagunare da 28 agosto al 7 settembre, serata conclusiva che culminerà nella premiazione ufficiale.
Come ha affermato Alberto Barbera, Direttore della Mostra: “Quattro lungometraggi e una manciata di corti, in poco meno di vent’anni, sono bastati a fare di Lucrecia Martel la più importante regista latino americana, e una delle maggiori al mondo. Nei suoi film – ha aggiunto il Direttore – l’originalità della ricerca stilistica e il rigore della messa in scena sono al servizio di una visione del mondo esente da compromessi, dedita all’esplorazione dei misteri della sessualità femminile, delle dinamiche di gruppo e di classe. Le siamo grati per aver accettato con entusiasmo di mettere il suo sguardo esigente ma tutt’altro che privo di umanità al servizio dell’impegno che le viene richiesto”.
Dunque sarà lei ad assegnare l’ambito Leone d’Oro, e gli altri riconoscimenti che caratterizzano questo importante e prestigioso appuntamento cinematografico.
La ‘prima volta’ della Martel – oggi al centro di numerose mostre e retrospettive in diverse città del mondo – risale al 2001, quando presentò alla critica il lungometraggio ‘La ciénaga‘ (The Swamp), grazie alla cui accoglienza ebbe l’opportunità di proseguire con fiducia e maggior consapevolezza nel suo lavoro e, tre anni dopo è stata la volta de ‘La niña santa‘ (The Holy Girl) e quindi, nel 2008, de ‘La mujer sin cabeza‘ (The Headless Woman). Particolarmente apprezzato poi proprio a Venezia il suo ultimo lavoro, che risale al 2107, ‘Zama‘, incentrato sul colonialismo ed il razzismo nell’America latina in generale. Personaggio eclettico, con una particolare attenzione alle arti visive in particolare, Lucrecia Martel si è distinta anche per la fortunata collaborazione con la cantante Björk, per la quale ha diretto lo spettacolo-concerto ‘Cornucopia’, che ha letteralmente incantato gli spettatori.
Aspettando dunque il via, il prossimo 28 agosto, ricordiamo che, come da tradizione, la Giuria internazionale di Venezia 76 è composta da nove personaggi del cinema e della cultura in generale di diversi Paesi i quali, presa visione delle pellicole in concorso, sono poi chiamati ad esprimersi su chi premiare.
I riconoscimenti sono composti dal Leone d’Oro per il miglior film, il Leone d’Argento, il Gran Premio della Giuria, il Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, il Premio per la migliore sceneggiatura, il Premio Speciale della Giuria, il Premio Marcello Mastroianni (generalmente assegnato ad attori giovani od emergenti).
Max