(Adnkronos) – “L’Herpes zoster è un virus che molte persone sottovalutano, ma chi lo sperimenta sulla sua pelle sa che non è un caso che venga chiamato ‘fuoco’ di Sant’Antonio, poichè provoca disagio e dolore, che non perdurano solamente nella fase acuta della malattia ma possono perseverare nel tempo, come nel caso della neuropatia post-erpetica, la complicanza cronica più comune del fuoco di Sant’Antonio”. Lo ha detto Francesco Landi, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), a margine del suo intervento nell’ambito dell’incontro ‘Strategie e strumenti per aumentare la prevenzione vaccinale contro l’Herpes zoster’, organizzato per promuovere la prevenzione vaccinale contro l’Herpes zoster e facente parte di un più ampio progetto di sensibilizzazione che comprende la campagna sociale e lo spot #MiVaccinoNonMiAccendo.
“Le persone più a rischio – aggiunge Landi – sono quelle che hanno più di 50 anni, i pazienti fragili e quelli immunocompromessi ma anche chi vive alti livelli di stress. La vaccinazione è dunque parte fondamentale della prevenzione, che consente di vivere meglio e più a lungo”.