Si allarga a 13 il numero delle donne morte a largo di Lampedusa, nell’ultimo naufragio di un barcone della disperazione. Fra le donne decedute, una era incinta e un’altra aveva 12 anni.
Si stima che vi fossero sull’imbarcazione, ribaltatasi durante le operazioni di trasbordo, una cinquantina di persone. Mancano all’appello diversi dispersi, fra i quali otto bambini.
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Una donna è stata salvata ma è attualmente in coma. “L’imbarcazione non era in condizioni di affrontare la traversata. Nessuno a bordo sembra avesse strumenti di soccorso individuali e in questi casi un salvagente ti salva la vita. Sono stati molto bravi gli equipaggi che sono intervenuti. Se solo le persone a bordo avessero avuto un giubbotto o soltanto un salvagente sarebbero oggi vivi”, ha detto il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, .
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“Non si può continuare a morire così a poche miglia dall’isola. È necessario un dispositivo di soccorso”, ha dichiarato il sindaco di Lampedusa Totò Martello. A quanto si apprende, le persone coinvolte dall’ultimo naufragio a largo dell’isola sarebbero di nazionalità prevalentemente tunisina.
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