Come è giusto che sia, soprattutto per motivi umanitari, con cadenza quotidiana siamo sempre impegnati a riportare quanto, in fatto di immigrazione clandestina, si consuma sulle nostre coste, e più in generale nel mar mediterraneo.
Così, seppure non volutamente, spesso passano in secondo piano anche altre realtà legate a questo tragico fenomeno. Situazioni come vedremo ‘assurde’, a loro volta però offuscate da altrettanti elementi ‘vergognosi’ come il ‘tutto esaurito’ dei centri d’accoglienza, ed il pessimo livello qualitativo al quale vengono sottoposti migliaia di migranti dopo una traversata marina a dir poco ‘epica’.
Ecco perché riteniamo davvero inquietante quanto denunciato dall’ Unarma, l’associazione sindacale a tutela dei carabinieri la quale, attraverso una nota ufficiale ci ha informato di un ‘fenomeno’ a noi sconosciuto e gravissimo: “Ancora una volta siamo costretti a tornare a parlare di Lampedusa. Ieri 800 immigrati (identificati sull’isola) di varie etnie e religioni, con donne incinte bambini e minori a bordo della nave Galaxy sono stati scortati solamente da 20 agenti della Polizia di Stato – reparto mobile – e 10 Carabinieri RGT/BTG con nessun medico a bordo e nessun interprete”.
Giustamente, denuncia l’associazione sindacale a tutela dei carabinieri, si tratta di “Un fatto grave soprattutto per il numero esiguo del contingente a bordo. Vorremmo capire chi ha disposto il servizio e quali logiche ha seguito per la sicurezza – dei pochi – colleghi”.
Dunque, domanda e si domanda il segretario generale Unarma, Antonio Nicolosi: “È questa la tutela che l’Italia garantisce alle divise ed a 800 immigrati?”
Ed ancora: “Quanto dobbiamo aspettare affinché si assumano più carabinieri? – conclude amareggiato il sindacalista – Deve avvenire qualche tragedia perché questo avvenga?”
Max