Ieri, 28 aprile si è svolta la giornata mondiale contro l’amianto, e i dati forniti dall’associazione ambientale, Legambinete, sono molto preoccupanti. Ogni anno ci sono 4000 vittime per l’esposizione all’amianto e ancora non esiste nel nostro Paese un piano efficace di bonifica territoriale e censimento esatto di tutto il territorio. Spieghiamo il problema dell’amianto attraverso una serie di dati statistici, sono solo 10 le regioni che hanno presentato un censimento, possiamo elencarle alcune come, l’Abruzzo, Marche, Campania, e sono 230 mila strutture di cui 188 mila edifici sono pubblici e privati contenenti amianto. Tali dati rendono chiaro quale sia la situazione, bisogna urgentemente intervenire, come dichiara, Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, “il risanamento ambientale, la bonifica e il corretto smaltimento dei materiali contenenti amianto deve essere la priorità per portare a zero il rischio, è urgente intervenire”. Quali sono le possibili soluzioni al problema dell’amianto ? Sempre, Legambiante, ha proposto per la bonifica delle strutture l’uso dei pannelli fotovoltaici da sostituire con le strutture in eternit, basterebbero 20 milioni di euro per 10 milioni di mq.
Tuttavia, a che punto è la politica riguardo l’amianto ? A parlare delle varie proposte di legge ancora ferme al Parlamento, è l’Ona, l’osservatorio nazionale sull’amianto, il quale dichiara che le promesse del governo Renzi della messa in sicurezza di 2.400 strutture scolastiche non è stato realizzato, inoltre il piano nazionale amianto del governo Monti e ripreso da Renzi è ancora fermo. A pagare il costo dei fallimenti politici sono le vittime che ci sono e ci saranno nei decenni futuri. L’Ona ritiene come la diffusione dell’amianto tenderà a espandersi nel territorio nazionale, perché , anche se sono passati 23 anni dalla legge che bandisce l’eternit, l’Italia continua a importare attraverso altri materiali che lo contengono, sono 40 milioni di tonnellate, presenti in moltissimi siti sul territorio nazionale.
