Da una parte un irreprensibile professionista, analista-programmatore, e nel tempo libero si dedicava al suo sport preferito: il karate, disciplina nella quale si era distinto fino a divenire aiuto maestro. Dall’altra parte di questa triste vicenda invece c’è una ragazzina di 14 anni, come molte altre sue coetanee, studia e passa il suo tempo libero tra i social e le amiche. Anche lei segue con passione uno sport: il karate. Sia l’aiuto maestro che la 14enne frequentano la stessa palestra dell’Appio, e qui si consuma la vicenda. Il 47enne mostra sempre più attenzione nei confronti della 14enne, fino a tampinarla di messaggi. La madre la vede sempre più ansiosa, chiusa, fino a quando non emerge la realtà della situazione. Immediata la denuncia e, in audizione protetta, acquisiti gli elementi necessari, il gip del Tribunale di Roma su richiesta del Sostituto Procuratore del Pool Reati specializzato nel contrasto alla violenza sessuale, ha incaricato gli agenti del commissariato San Giovanni (dopo aver sequestrato il computer ed il telefonino dell’uomo) di procedere all’arresto del 47enne.
M.
