“Il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, ha annunciato che questa mattina, presso la locale stazione dei Carabinieri, presenterà una denuncia contro ignoti per la propagazione di notizie false sulla situazione della rete idrica di Marina di San Nicola”. Così in una nota il comune di Ladispoli.
La diffusione di notizie false – ha detto il sindaco Paliotta – ha provocato allarme ingiustificato in quanto l’acqua è potabile e lo è dal febbraio 2014. Tutte le decisioni del Sindaco sono state prese in accordo con la Asl e con l’Ente gestore, in base a quanto previsto dal D.L. 31 del 2001, che attribuisce unicamente all’Autorità competente ogni decisione. Quando si parla di salute pubblica si parla di leggi dello Stato. In quanto sindaco di Ladispoli sono tenuto a salvaguardare quella dei miei concittadini e se avessi avuto anche un solo dubbio non avrei esitato un attimo a prendere i provvedimenti previsti per Legge. Chi dovrebbe chiedere scusa ha concluso Paliotta – è chi parla da Roma senza conoscere la realtà di Marina di San Nicola e soprattutto dimostrando di non conoscere la Legge. Per un consigliere regionale e per un deputato la cosa e’ preoccupante.
La diffusione di notizie false – ha detto il sindaco Paliotta – ha provocato allarme ingiustificato in quanto l’acqua è potabile e lo è dal febbraio 2014. Tutte le decisioni del Sindaco sono state prese in accordo con la Asl e con l’Ente gestore, in base a quanto previsto dal D.L. 31 del 2001, che attribuisce unicamente all’Autorità competente ogni decisione. Quando si parla di salute pubblica si parla di leggi dello Stato. In quanto sindaco di Ladispoli sono tenuto a salvaguardare quella dei miei concittadini e se avessi avuto anche un solo dubbio non avrei esitato un attimo a prendere i provvedimenti previsti per Legge. Chi dovrebbe chiedere scusa ha concluso Paliotta – è chi parla da Roma senza conoscere la realtà di Marina di San Nicola e soprattutto dimostrando di non conoscere la Legge. Per un consigliere regionale e per un deputato la cosa e’ preoccupante.