Finalmente segnali di presenza da parte dell’Europa, stando a quanto emerso oggi a Bruxelles, nell’ambito della sessione plenaria straordinaria del Parlamento Europeo.
Una determinata Usrula von der Leyen ha infatti esordito affermando che “siamo a un punto di svolta: o lasciamo che il virus ci divida tra ricchi e poveri, oppure ci alziamo come un continente più forte, agendo insieme. Forse possiamo emergere da questo crisi più forti e migliori”.
Quindi la von Der Leyen ha tenuto a sottolineare che “il nostro ruolo come istituzioni europee, decisori politici e leader è di mostrare la stessa fiducia, la stessa unità e la stessa leadership, che stanno dimostrando di avere i popoli europei, davanti alla pandemia di Covid-19”. Dunque, ha aggiunto, “c’è solo una cosa più contagiosa del coronavirus: l’amore e la compassione. Davanti alle avversità, i popoli d’Europa stanno dimostrando quanto forti possano essere l’amore e la compassione. Piccoli atti di gentilezza, di compassione e solidarietà stanno aiutando a diffondere speranza in tutta Europa, dal volontariato ai canti dai balconi, dalle cartoline spedite a coloro che sono da soli, a quelli che fanno la spesa per gli anziani. Facendo ciascuno il suo piccolo pezzo – ha rimarcato – possiamo aiutarci molto gli uni con gli altri“.
Quindi il presidente della Commissione Ue ha voluto spendere delle parole per i sanitari: ”Tengo a rendere omaggio alle donne e agli uomini che combattono il coronavirus Sars-Cov-2. Penso agli infermieri, ai medici e ai prestatori di assistenza, in Italia e in tutta l’Europa, che sono corsi incontro al pericolo senza porsi domande. Questi eroi si mettono in gioco, giorno dopo giorno, per salvare i nostri parenti e i nostri nonni, i nostri amici e i nostri colleghi, i prossimi e gli estranei”.
Infine, la von der Leyen ha concluso un monito rivolto a ciò che porteremo con noi dopo questa terribile pandemia: “gli europei si ricorderanno di chi c’è stato per loro e di chi non c’è stato. Si ricorderanno di chi ha agito e di quelli che non lo hanno fatto. Si ricorderanno delle decisioni che prenderemo oggi. E di quelle che non prenderemo”.
Max