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La ‘volata’ di Draghi: ora è prioritario lavorare a quei decreti sui quali ‘poggia’ il Pnrr, non perdendo soldi

Nonostante abbia presentato le dimissioni, e pur avendo già chiara la data delle elezioni, il premier Draghi non ha salutato anzi, ha invece esortato tutti affermando: “Rimettiamoci al lavoro“. Anche perché, per quando andrà a prendere posto nel parlamento il nuovo governo (presumibilmente i primi di novembre), ci sono da evadere scadenze e priorità che, detta in termini pratici, significa ‘fare quanto più possibile non perdere soldi’.

La ‘volata’ di Draghi: ora è prioritario  lavorare su quei decreti sui quali ‘poggia’ il Pnrr

In primo piano prevale quanto legato Pnrr, che necessità però di specifici decreti per poter arrivare a raggiungere le riforme richieste. ‘Variazioni’ alle quali è appeso in un certo senso il destino sia delle famiglie, che delle imprese.  Il mercato infatti in questo momento il mercato ci è ostile, e le materi prime hanno subito rialzi proibitivi. Così come per gli italiani, la caduta del potere di acquisto, e l’aumento indiscriminato dei prezzi, hanno concorso al blocco dell’economia interna. Senza contare poi la guerra in Ucraina, ed i conseguenti ‘impegni ‘europei’, come l’invio di nuove armi e, cosa non da poco (soprattutto in prospettiva del prossimo inverno), la questione energetica.

La ‘volata’ di Draghi: è stato Mattarella ad avvertire che “Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando”

Dal canto suo è stato proprio il Presidente Mattarella ad ‘avvertire’ i parlamentari, elencando le priorità da affrontare subito: “E’ noto che il Governo con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni incontra limitazioni nella sua attività: dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno fino alle elezioni e all’insediamento del nuovo Governo”. Ed ha poi aggiunto: “Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia”.

La ‘volata’ di Draghi: quanto più si riesce a risolvere ora e più spazio avrà il nuovo governo per affrontare tutte le necessità

Insomma, i famosi ‘affari correnti’ sono tanti e, su tutto, come dicevamo urge evitare di perdere i fondi europei legati al Pnrr. Approvare per tempo nuove riforme e decreti, come  quello Aiuti, significa dar modo al governo che verrà, di potersi avventurare con molte più certezze in una nuova politica economica, non trascurando allo stesso tempo, temi ugualmente prioritari come il Covid (e la IV dose agli over 60). Ed ancora, la Nadef (la nota di aggiornamento al Def), che marcherà i margini di manovra per la finanza pubblica.

La ‘volata’ di Draghi: premesso quello che verrà poi rimandato alla Legge di Bilancio, alcuni ‘temi’ difficilmente vedranno la luce

Purtroppo nell’abito della discussione parlamentare sono rimasti in stallo tanti provvedimenti che, per poter essere attuati, necessitavano del consenso politico della maggioranza (salario minimo e taglio del cuneo fiscale su tutti). Quel che è certo è che ora, ‘obtorto collo’, si andranno ad affrontare quelle che saranno ritenute le priorità, sapendo quindi fin da ora che, inevitabilmente, non si potrà mai arrivare a qualcosa di strutturale. ‘Altro’ verrà infatti posticipato alla prossima legge di Bilancio. Tornado a Draghi che, come dicevamo, ha esortato tutti a tornare al lavoro, il senso è ‘salviamo il salvabile’…

Max

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Max Tamanti