“Ripeto per l’ennesima e ultima volta che io avevo consigliato la manifestazione del 25 settembre, proprio perché avevo saputo che a quella del 9 avrebbero aderito anche soggetti con cui niente ho in comune! Avevo raccomandato a tutti gli amici e colleghi di allontanarsi al primo segnale di provocazione e di stare molto in guardia, perché era probabile la presenza di gruppi, che nulla avevano a che vedere con lo spirito pacifico che animava la manifestazione”.
Una ‘denuncia’, quella espressa dalla vicequestore Sandra Schilirò, nota alle cronache per aver esternato (fuori servizio) dal palco di San Giovanni la sua contrarietà al green pass, che spiega la sua assenza sabato scorso in piazza del Popolo.
La Schilirò: “Immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione”
La vicequestore che, proprio per le sue ragioni ‘no green pass’, ’in via cautelativa’ nel frattempo è stata sospesa dal servizio, era stata nominata dirigente del neonato sindacato Cosap. Ed è nel ruolo di ‘sindacalista’, che stavolta la Schilirò commenta quanto avvenuto a Roma, culminato con l’assalto alla sede della Cgil: “Come cittadina e come sindacalista, chiedo l’immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione”.
La Schilirò: “Dai filmati che ho visto si evince un riprovevole comportamento di alcuni poliziotti”
La vicequestore, definendo tale violenza “inammissibile da qualsiasi parte provenga”, poi aggiunge: “All’inizio, per buona fede, sono stata ingannata, ma poi ho visto alcuni filmati dove si evince un riprovevole comportamento di alcuni poliziotti”.
La Schilirò: “Perseguita e quasi arsa sul rogo per aver manifestato pubblicamente e libera dal servizio il mio pensiero”
Infine, riguardo alla sua sospensione, la donna replica: “È buffo come io sia perseguita e quasi arsa sul rogo per aver manifestato pubblicamente e libera dal servizio il mio pensiero, invece, passa sotto silenzio chi picchia un cittadino. Come mai nessun giornale o televisione mainstream ha trasmesso quelle scene? Viva la libertà!“.
Max