In pensione dopo 115 anni lo storico medicinale prodotto dal gruppo Bayer. Le vecchie aspirine saranno dunque vendute fino a esaurimento delle scorte attualmente gia’ in vendita, ma saranno affiancate gia’ da questo mese dalle nuove compresse, in confezioni da 8 o da 20, che presentano anche un nuovo packaging che ricorda un quadrifoglio.
Presentata questa mattina a Milano in presenza del direttore globale dell’area Analgesici/Aspirina di Bayer, Michael Voelker, la nuova Aspirina Dolore e Infiammazione e’ stata progettata con una tecnologia avanzata, chiamata MicroActive, della quale Bayer possiede il brevetto. La nuova composizione della molecola di acido acetilsalicilico comprende anche il bicarbonato di sodio, che ne permette una disgregazione piu’ veloce e non altera la biodisponibilita’ dell’apparato digerente.La nuova Aspirina svolge la propria attivita’ analgesica in meta’ tempo rispetto a una compressa tradizionale da 500mg1, senza doverla prima sciogliere in acqua e con una circonferenza minore che ne riduce i tempi di assimilazione. La nuova Aspirina e’ sei volte piu’ veloce a dissolversi di quella tradizionale e due volte e mezza piu’ rapida ad essere assorbita. L’effetto del medicinale dura fino a sei ore e puo’ essere assunta dai 16 fino a piu’ di 65 anni.
“Ha tutte le caratteristiche per rispondere a quello che un medico cerca in un analgesico per il trattamento del dolore acuto”, afferma il Dottor Carlo Gargiulo, medico di Medicina Generale. Una meta-analisi di recente pubblicazione, presentata dal dottor Gargiulo, derivata da 67 studi clinici, che hanno incluso oltre 13mila pazienti, ha riconfermato il profilo di tollerabilita’ gastrointestinale dell’acido acetilsalicilico nel trattamento a breve termine del dolore acuto, febbre e sindromi da raffreddamento. “Nelle Linee Guida della Sisc – Societa’ staliana per lo studio delle cefalee, cosi’ come in altre Linee Guida Internazionali, Aspirina e’ raccomandata tra i trattamenti di prima scelta sia dell’emicrania, che della cefalea di tipo tensivo”, ha detto il professor Paolo Martelletti, direttore del Centro di Riferimento della Regione Lazio per le Cefalee dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma e presidente della Societa’ italiana per lo Studio delle Cefalee. Al rapporto con i farmacisti si dedica la Societa’ italiana di Farmacia Clinica, rappresentata dal professor Corrado Giua Marassi, dell’Universita’ degli Studi di Trieste e presidente della societa’: “Tra i nostri obiettivi c’e’ la stesura e la validazione delle prime linee guida per il farmacista di comunita’. In attesa di queste, il farmacista che voglia svolgere la funzione di ’farmacista clinico’ fa riferimento alle Linee Guida per medici delle societa’ scientifiche nazionali e internazionali. Nel caso dell’emicrania e della cefalea di tipo tensivo, sono gia’ queste Linee Guida a riportare Aspirina come trattamento di prima linea”.