“Un’informazione necessaria nel prossimo futuro riguarda la protezione per la popolazione. I dati li otteniamo dai trial delle case farmaceutiche, che si sono concentrate su singoli vaccini. Non ho dubbi che la vaccinazione eterologa protegga per un certo periodo, ma non abbiamo di fatto i dati per capire chi è più o meno protetto”. Intervenendo a ‘L’aria che tira’, su La7, il noto virologo Andrea Crisanti è tornato ad esprimere le proprie perplessità in merito alle ‘linea generale’ invece sostenuta da molti suoi colleghi.
Ad esempio, riguardo al più volte discusso mix di vaccini, la cosiddetta vaccinazione eterologa, l’esperto “Non abbiamo dati, non sappiamo quale sia la protezione. Nessuno sa quale sia la combinazione migliore, perché nessuno ha fatto uno studio. Noi facciamo riferimento a dati di Pfizer e Moderna che sono coerenti con una vaccinazione basata su due dosi di un unico vaccino. Noi abbiamo creato diversi regimi di immunizzazione e diventa difficile quale sia l’effettivo livello di protezione e molte decisioni in futuro si baseranno sul livello di protezione della popolazione, non sul numero di vaccinati”.
Infine, in relazione al via alla vaccinazione dei bambini della fascia 5-11 anni, per la quale alcuni giorni fa – pur dicendo di non essere contrario – si disse dubbioso in quanto sarebbe invece bene aspettare prima più dati da latri pari che ci hanno preceduto, frisanti ha rimarcato che “In Israele sono stati vaccinati 80mila bambini, in Usa circa 2 milioni. Non ci sono effetti collaterali, ora ho molta più fiducia dopo 2 milioni di casi rispetto a quanto avveniva dopo 2000 casi del trial. Credo ci debba essere una comunicazione fatta veramente bene, in Israele e negli Stati Uniti l’adesione non è stata elevatissima“.
Infine, se rispetto ad una eventuale chiusura anticipata delle scuole in vista del Natale, afferma che ”Una settimana di chiusura delle scuole potrebbe alleggerire la pressione. Si potrebbe dare una settimana in più di vacanza”, riguardo invece la proroga dello stato di urgenza, il virologo ha concluso spiegando che “Senza lo stato d’emergenza, la gigantesca macchina messa in piedi si scioglie. Nella proroga andrebbero varati provvedimenti per sistemare la macchina e renderla strutturale“.
Max