LA TRADIZIONE ROMANA SI RINNOVA: LA PIOGGIA DELLE ROSE di Mary De Cubellis

Pentecoste, dal greco “pentekostè heméra”, cioè “cinquantesimo giorno” (cade infatti il cinquantesimo giorno dal “giorno dopo il sabato di Pasqua”), era una festa della tradizione ebraica e successivamente di quella cristiana.

Quest’anno la Pentecoste cadrà il 15 maggio, e come ogni anno. al termine della funzione che si svolgerà presso il Pantheon di Roma, una squadra di vigili del fuoco, salirà i 43 metri di altezza per giungere la sommità della cupola e lasciar cadere dall’ Oculus (l’apertura circolare di 9 metri di diametro) migliaia di petali di rose rosse sui fedeli, che ogni anno si moltiplicano per assistere a questo momento cerimoniale unico ed imperdibile.

La tradizione è molto antica, venne ripristinata dal 1995, dopo una lunga sospensione durata secoli. Le origini sono rintracciabili dalla festa di Pentecoste dei primi cristiani, quando la rosa era considerata ancora il simbolo dello Spirito Santo, nonché simbolo del sangue versato dal Crocefisso per l’umanità. Nell’antica cerimonia i petali venivano fatti cadere dal lucernaio della cupola dell’antico Pantheon, diventato Santa Maria dei Martiri, a simboleggiare le lingue di fuoco della sapienza.

Teniamo a specificare che le rose non sono mariane come spesso si erroneamente affermato, poiché la rosa che si lega alla Madonna nella religione cristiana è quella bianca. Appartiene ad un altro rituale che avviene ogni 5 agosto a Santa Maria Maggiore a Roma; quando una pioggia di bianchi petali di rosa sfiora i fedeli radunati per ricordare la nevicata miracolosa che indicò il luogo dove, per volere della Madonna, si sarebbe dovuta costruire la chiesa.

Saranno promosse delle visite eccezionali nelle giornate di giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 alle ore 14.00 per comprendere fino in fondo il significato di una delle tradizioni più antiche della cristianità: la pioggia delle rose, rituale che investe anche molte località italiane.