Desta preoccupazione la continua attività sismica che continua a scuotere la terra nelle già disastrate zone del Centro Italia già colpite duramente. Nel tardo pomeriggio di ieri nellaquilano (ma come le altre, avvertita distintamente anche nel reatino), tra Capitignano e Montereale è stata registrata una scossa di magnitudo 4.4 a profondità di 14 km. Stamane allalba tra Umbria e Marche ancora scie sismiche, la più forte delle quali ha toccato magnitudo 2.9, mantenendo una media piuttosto alta. Ma a rendere ulteriormente preoccupante la situazione è che alle 6.52 una scossa diterremoto di magnitudo 3.7è stata registrata anche in provincia di Reggio Emilia. L’epicentro del terremoto, localizzato dall’Ingv ad una profondità di 26 km, è stato individuato fra i comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Correggio, Reggio Emilia e Novellara. Dunque prende sempre più corpo quanto affermato dai sismologi a proposito dello slittamento di una faglia interno allAppennino centrale, che spingerebbe verso nord
M.