La teoria del tutto, la vita dello scienziato di Stephen Hawking, sbarca in sala- di Simone Lorusso

    1421059407-LaTeoriaDelTutto 1Ci sono voluti circa tre anni di richieste, corteggiamenti e insistenze varie per convincere Jane Hawking, ex-moglie del più noto Stephen, a produrre un film tratto dalla sua biografia “Travelling to Infinity: My Life with Stephen”. Ed ecco, allora, venire fuori “La teoria del tutto”, distribuito da Universal oggi nelle sale italiane e diretto dal premio Oscar James Marsh (Man on Wire). Il lungometraggio tratta della storia del famoso scienziato del “finché c’è vita c’è speranza”, a partire dai suoi primi passi nell’Università di Cambridge, nella facoltà di Cosmologia, passando per il suo innamoramento per una studentessa di Lettere, Jane appunto, e la diagnosi della malattia. Una malattia, probabilmente l’atrofia muscolare progressiva, che lo costringerà sempre più a limitare i movimenti ma non ad impedirgli di proseguire i suoi studi per tutto ciò che riguarda la fisica, l’universo e la sua origine.

    La sua grande ostinazione gli permetterà, inoltre, anche di sposarsi e di procreare tre figli, nonostante una salute sempre più malferma e una vita passata su una sedia a rotelle parlando con una voce meccanica, in seguito alla perdita della capacità vocalica per una tracheotomia. Un personaggio veramente complesso e affascinante, interpretato alla grandissima da Eddie Redmayne, fresco vincitore di Golden Globe, affiancato per l’occasione da Felicity Jones nel ruolo di sua moglie. Il regista torna ad affrontare le capacità straordinarie di un personaggio dopo l’impresa di Philippe Petit, funambolo che camminò nel 1974 in equilibrio su un cavo tra le Torri Gemelle, e sceglie di cimentarsi con l’impresa, non facile, di rappresentare uno dei più famosi  scienziati di sempre e un’ icona pop indiscussa di quel mondo affascinante e misterioso che rappresenta la scienza. Un mondo che Stephen ha studiato e indagato a lungo, in una grande teoria del tutto.