(Adnkronos) – Era tutto contenuto in una lettera. Una missiva nella quale la coppia aveva espresso il desiderio di uccidersi, trovata dai carabinieri nella camera d’albergo a Mattarana in provincia di La Spezia dove la donna di 53 anni è stata trovata morta. A ucciderla sarebbe stato il marito, 57 anni, sembra con un rasoio, come ha confessato durante l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore di La Spezia, Elisa Loris, poche ore dopo essere stato fermato dai carabinieri i a bordo della sua auto. Secondo quanto riferisce la Procura di La Spezia in una nota l’uomo avrebbe ucciso la moglie il 6 dicembre, sarebbe rimasto accanto a lei fino a quando ieri mattina presto ha deciso di allontanarsi a bordo della sua auto, per poi essere fermato dai carabinieri.
E’ stata la titolare della struttura ricettiva di Carrodano (La Spezia) a segnalare al 112 di aver rinvenuto all’interno di una camera il corpo esanime di una donna. Personale del Nucleo Investigativo è intervenuto sul posto per i rilievi del caso e dopo aver constatato il decesso della donna e averla identificata, ha accertato che la salma presentava una profonda ferita al collo e sui polsi provocati da un rasoio trovato sulla scena del delitto sporco di sangue. Ascoltando la titolare e il personale dipendente dell’albergo, gli investigatori hanno accertato che la coppia soggiornava nella struttura già da qualche giorno.
Nel corso del sopralluogo nella camera è emerso sin da subito la volontà da parte dei due coniugi di volersi togliere la vita, tanto che è stata rinvenuta una lettera, apparentemente scritta dalla donna e sottoscritta da entrambi che palesava i propositi di suicidio. Il medico legale intervento sul posto ha constatato che la donna sarebbe deceduta a seguito di uno shock emorragico.
Le indagini, spiega ancora la procura nella nota, si sono sin da subito focalizzate sull’auto nella disponibilità della coppia una Citroen C3 bianca con un evidente ammaccatura nel paraurti posteriore il cui passaggio era stato immortalato da alcune telecamere presenti sul territorio con un probabile allontanamento dalla provincia della Spezia verso quella confinante di Massa-Carrara. E grazie al coordinamento investigativo con i carabinieri di Pontremoli (Massa Carrara) è stato possibile concentrare le ricerche dell’auto e del presunto autore del delitto in quella zona. Tanto che l’auto veniva rintracciata e fermata e il conducente, identificato come il marito ricercato è stato accompagnato al Comando Provinciale della Spezia per gli accertamenti del caso.
L’uomo, assistito dal difensore d’ufficio Alberto Rimmaudo del foro di Massa, è stato sottoposto a interrogatorio dal sostituto procuratore Elisa Loris, e lo stesso confermava di aver inferto le lesioni alla coniuge il 6 dicembre alle 20 circa, lesione che avrebbero provocato la morte alle successive 22:30 circa, all’interno della camera d’albergo e di essere stato accanto a lei fino alla mattina del giorno 8 e di essersi allontanato dalla struttura ricettiva con l’intento di togliersi la vita ma di non aver avuto sufficiente coraggio per farlo. L’uomo è stato quindi dichiarato in stato di fermo poiché erano emersi palesi e gravi indizi di colpevolezza a suo carico e accompagnato presso la Casa di Reclusione di Massa a disposizione dell’autorità giudiziaria.