Lultimo attacco a Idlib, lultimo baluardo della resistenza anti-Assad in Siria, è nelle fasi finali della preparazione militare e accelera la pressione politica della Siria e dei suoi alleati sulla comunità internazionale per sostenere la loro legittimità. Dal governo di Damasco arriva anche unofferta velata di “scambio”, che si basa su uno dei più delicati problemi di politica interna in Occidente, quello dellimmigrazione. E così da Mosca, dove si trova in questi giorni, il ministro degli esteri siriano Walid al Muallim promette: “LUnione europea ha sofferto della questione migratoria e la Siria può aiutarla a risolverlo: lEuropa ha bisogno di unampia banca di dati sui terroristi provenienti dalla Siria : abbiamo queste informazioni ma non le forniremo in cambio di nulla perché i paesi dellUE devono correggere gli errori commessi contro il popolo siriano “. Il database dei presunti “terroristi” in cambio di una mano libera in unoperazione che promette di essere sanguinosa.
Gli fa capire la durezza delle dichiarazioni iraniane, alla vigilia del summit previsto per venerdì in Iran con Siria, Russia e Turchia, che avrà loffensiva finale su Idlib allordine del giorno. I militanti devono essere “spazzati via” dalla provincia siriana, ha detto il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. “Tutto il territorio siriano deve essere preservato e tutti e sette i gruppi devono riunirsi e iniziare il processo di ricostruzione insieme, gli sfollati devono tornare alle loro case”, ha detto il ministro di Teheran. “I terroristi che rimangono nella zona di Idlib devono essere spazzati via e la regione deve tornare sotto il controllo del popolo siriano”. A Teheran, il 7 settembre, il presidente iraniano Hassan Rouhani riceverà il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Tayyip Erdogan. Non è chiaro se il vertice sulla Siria sarà a livello di presidenti o di funzionari. Il vertice segue la firma dellaccordo bilaterale militare tra Iran e Siria, la scorsa settimana a Damasco. “Nellincontro avremo a Teheran, affronteremo i metodi per affrontare gruppi terroristici come Tahrir al-Sham”, ha detto Zarif. Tahrir al-Sham, che include il gruppo pro-al Qaeda dellex Fronte del Nusra, è oggi la più forte alleanza jihadista nellarea Idlib.