Sono entusiasta per questa nuova avventura dei nostri tersicorei in Europa. Il livello e la qualità delle nostre produzioni ballettistiche sono in continua ascesa e come tali in grado di richiamare lattenzione della programmazione culturale doltralpe.
E raggiante Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dellOpera di Roma, per limminente debutto in Polonia Balletto del Teatro dellOpera di Roma, che domani e venerdì presenterà al Lódz Ballet Festival La Sylphide (con il suggestivo tappeto sonoro registrato dallOrchestra del Teatro dellOpera di Roma), riletta dal coreografo Paul Chalmer.
Dal canto suo Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo, prima di partire ha tenuto ad affermare che “la compagnia è pronta per muoversi in contesti europei ed internazionali, e partecipare a Festival come quello di Lódz che questanno celebra i suoi primi 25 anni di attività. La Sylphide è un titolo importante del nostro repertorio e Paul Chalmer un vero esperto a cui affidare questa nuova sfida. La Sylphide – ha aggiunto la direttrice – è il ballet blanc per eccellenza, capostipite del balletto romantico che ancora oggi conserva inalterato il suo fascino, tanto da essere uno dei classici più rappresentati dalle compagnie di tutto il mondo. Questo balletto segna una vera e propria rivoluzione nella tecnica e nello stile. Per la prima volta la protagonista danza tutta la coreografia sulle punte, e veste il romantico tutù bianco, oggi entrato nellimmaginario collettivo come uno dei principali segni distintivi della danza classica e della ballerina tout court.
Eterea ed alata, una sorta di angelo evanescente, la silfide (incarnata da Susanna Salvi, prima ballerina), rappresenta una dimensione altra, caratterizzata dai sentimenti – ovviamente positivi – che attraverso il sogno entra in contatto con un giovane (James, interpretato da Alessio Rezza), proiettandolo in mondo onirico questo incontro magico ed amoroso. Un volo danzato che abbraccia atmosfere dense di suggestioni, dove altri misteriosi personaggi (come la Madge del solista Giuseppe Depalo, o Gurn, dellaltro solista Giuseppe Schiavone), concorrono alla svolgimento del racconto, regalando a loro volta emozione e sentimenti
in punta di piedi.
Concepito sullo sfondo della Scozia, sulla scia del romanzo firmato da Charles Nodier Trilby ou Le Lutin dArgail, La Sylphide (coreografia di Filippo Taglioni e musica di Jean Schneitzhöffer), debuttò nel 1832 allOpèra di Parigi. Nel corso delle repliche, due anni dopo, assistendo allallestimento August Bournonville ne rimase incantato al punto tale da decidere di proporlo in Danimarca suo paese natia. Affidate le musiche Hermann Severin von Løvenskjold, La Silfide conquista anche lOpera di Copenhagen. Dalla prima del 28 novembre del 1836 la versione di Bournonville inizia una serie infinita di rappresentazioni in giro per il mondo. Quando arriva allOpera di Roma, nel marzo del 1996, il balletto ha già subito il perfezionamento interpretativo di Erik Bruhn, che ha ridisegnato, sviluppandolo, il ruolo di James.
Lattuale rappresentazione si avvale delle suggestive scenografie di Michele Della Cioppa, e dei costumi di Shizuko Omachi.
M.