LA SICILIA CONTINUA AD ARDERE: L’EMERGENZA INCENDI HA PROVOCATO DANNI IMMENSI DEVASTANDO AZIENDE AGRICOLE ED ALLEVAMENTI. COLDIRETTI: ‘E’ TERRORISMO’. CASE EVACUATE

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    Prosegue, seminando danni e distruzione a una velocità impressionante, l’emergenza incendi in Sicilia. Da ore i Vigili del fuoco, gli operai forestali, e gli uomini della Protezione civile  – soprattutto nelle aree del ragusano e del messinese – continuano combattere i vari roghi che trovano vita facile grazie al vento e alle condizioni di siccità che caratterizzano molte aree boschive. In particolare, è la zona di Chiaramonte Gulfi in queste ore ad impensierire i soccorritori: qui infatti (dove i canadair hanno volato tutta la notte per salvare una pineta),  diverse abitazioni sono state lambite dalle fiamme, obbligando le autorità ad emanare l’evacuazione delle famiglie del posto. a evacuare. Nonostante ciò sono stati diversi i residenti costretti a ricorrere ai sanitaria per principi d’intossicazione. Il prefetto ha attivato un’unità di crisi nella sala Protezione civile.  “Si tratta di autentiche azioni di terrorismo che mettono in ginocchio un’intera Regione massacrano le aziende, le colture, il paesaggio e danneggiano in modo irreparabile la biodiversità del territorio. Un patrimonio devastato”.  Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia, commentando i devastanti incendi che ieri hanno decimato colture, devastato strutture, ed ucciso centinaia di animali. “Il conteggio è ancora sommario – spiega Ferreri – ma il vero disastro riguarda l’assoluta mancanza di soluzioni. Qualcuno in questa Regione deve assumersi la responsabilità della tragedia degli incendi. Se ci sono piromani devono andare in galera, ma non è possibile che ogni anno si ripeta la stessa situazione. All’estate bisogna pensarci in inverno con azioni di tutela, di pulizia delle aree ma soprattutto rompendo un sistema che mette a rischio la vita umana e l’attività economica”. Dal canto suo, intervenendo sui terribili roghi del ragusano, Calogero Maria Fasulo, direttore della Coldiretti di Ragusa, ha denunciato la drammaticità in cui versano “Le aziende agricole bruciate di Chiaramonte Gulfi, che appartengono ad agricoltori che non hanno altre entrate. Gli animali uccisi dal fuoco rappresentano un quadro di una violenza inaudita. Anni di lavoro e sacrifici andati in fumo: un dramma per tante famiglie”.

    Max