Lo hanno sepolto sul Monte Herzl, accanto agli ex primi ministri Yitzhak Rabin e Yitzhak Shamir, alla presenza dei massimi esponenti politici israeliani come il presidente Reuven Rivlin, il premier Benjamin Netanyahu, ed il presidente della Camera, Yuli-Yoel Edelstein, che come tutti hanno deposto le loro corone. Una folla partecipata e composta quella stamane ha dato lultimo saluto a Shimon Peres, il feretro con le spoglie dell’ex presidente era stato trasferito dalla Knesset, la sede del Parlamento dove è stato esposto ieri, al Monte Herzl in mattinata. Ha fatto quello che ha potuto, in ogni momento della sua vita adulta, per la pace con i nostri vicini”, ha affermato nel corso del suo intervento il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha definito lo scomparso premio Nobel “uno dei padri fondatori del nostro Paese, l’incredibile Simon Peres”. Netanyahu non ha nascosto la lunga rivalità politica che ha diviso con Peres, del quale è poi invece divenuto “amico stretto. Il fatto che così tanti leader siano venuti a salutarlo da tutto il mondo è tributo al suo ottimismo”. A seguire, sono poi intervenuti i membri del comitato centrale di Fatah, Saeb Erekat, Huseyn al-Shaykh e Muhammad al-Madani. Da segnalare, anche la stretta di mano anche tra il presidente dell’Anp e il presidente degli Stati Uniti. Alle esequie hanno presenziato molti capi di stato fra cui il presidente del Consiglio MatteoRenzi, il presidente francese FrancoisHollandee il presidente palestinese MahmoudAbbas. Il presidente degli Stati Uniti BarackObama, è giunto in Israele alla testa di una folta delegazione di parlamentari democratici e repubblicani e della quale fa parte anche l’ex presidente Bill Clinton. L’occasione ha portato Abbas e Netanyahu ad una emozionante stretta di mano, a circa un anno da quando i due leader hanno partecipato a un vertice mondiale a Parigi (ma sono 5 anni non si riuniscono per un negoziato).
M.