“Lo Stato ha fatto degli errori? Sì, fino al 2018 ha tagliato la sanità. Ma una volta stanziati i soldi alle singole Regioni, sono le Regioni e chi le amministra che decide come impegnarli. E la Lombardia, dobbiamo dirlo, ha fallito perché ha destinato i soldi alla sanità privata che ha competenze diverse rispetto a quelle che servono oggi per salvare vite umane“. Cosa ha spinto il pentastellato Toninelli a replicare così ad Attilio Fontana?
Dagli e dagli poi alla fine arriva il punto che arriva ‘chi te le suona’. Per quanto tra i politici vi fosse una sorta di tacito – ed intelligente – accordo, almeno in questo momento, di mettere da parte le opposte idee per restare uniti nel fronteggiare insieme l’epidemia da coronavirus, da giorni attraverso ‘giornali amici’ e televisioni, il governatore Fontana continua inspiegabilmente ad attaccare il governo.
Ora, premesse le evidenti e tavolta gravi lacune dell’attuale esecutivo, rispetto all’avvento del Covid-19 sarebbe disonesto non ammettere che la Regione Lombardia – come dimostrato anche l’altra sera da ‘Chi l’ha visto?’ – avrebbe avuto’ sufficiente vantaggio sul virus (vedi Salzano Lombardo ed il paziente 1), per poter correre ai ripari. Poi è andata come è andata.
Resta il fatto che, sebbene solo ieri il ministro Boccia abbia esortato Fontana a rileggersi come il governo si sia comunque prodigato per la situazione lombarda (sono dati visibili sul sito), il presidente della Lombardia prosegue con i suoi ‘rimbrotti’. Al punto che, oggi da Facebook, persino un politico fin troppo serafico come il senatore M5s Toninelli ha finito per perdere la pazienza rivolgendosi direttamente a Fontana: “Noi cittadini lombardi dobbiamo sentire una costante giornaliera polemica da parte della Regione, della Lega, da Fontana a Gallera, che attacca il governo. Non se ne può più, e lo dico da cittadino lombardo. La sanità è di competenza della Regione. Che Fontana oggi dica che ‘arrivano solo briciole da Roma’ significa scaricare la propria responsabilità su altri“.
Max