“La Russia è paziente e non intimidisce nessuno. Ma dispone di moderne armi uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza“. Un’affermazione (non una minaccia), che alla luce della vasta disponibilità bellico-nucleare della quale la Russia dispone, certo non sorprende.
Patrushev: “Gli Stati Uniti pensano di essere in grado di lanciare un attacco missilistico preventivo, dopo il quale la Russia non sarà più in grado di rispondere? Una stupidità”
A dichiararlo, nell’ambito di un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano statale ‘Rossiiskaya Gazeta’, è stato Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo il quale, ha dapprima commentato: “I politici americani intrappolati dalla loro stessa propaganda hanno fiducia che, in caso di conflitto diretto con la Russia, gli Stati Uniti siano in grado di lanciare un attacco missilistico preventivo, dopo il quale la Russia non sarà più in grado di rispondere. Questa stupidità è miope e molto pericolosa“.
Peskov: “Mosca non ha l’intenzione di fermare il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, la reazione dell’Occidente non può influenzare i piani della Russia”
Visto che poi, così come per ogni altra precedente dichiarazione rilasciata dagli alti funzionari del Cremlino, i media occidentali tendono puntualmente a leggervi proclami e minacce, pur confermando che Mosca non ha il momento l’intenzione di fermare il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, oggi Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che Mosca non è intenzionata ad usare armi nucleari anche se, ha ’avvertito’, “la reazione dell’Occidente non può influenzare i piani della Russia“.
Lavrov: “Nonostante la campagna per abolire la Russia, continuiamo ad avere molti amici, anche in Occidente. Ci difendiamo da un’aggressione, guidata dai neonazisti ucraini”
Una mossa comunque ‘azzardata’ quella russa perché, inevitabilmente, potrebbe esporre Mosca ad un ulteriore rafforzamento da parte Ue, delle sanzioni imposte ai due paesi vicini. Dal canto suo, il capo della diplomazia estera, Sergei Lavrov. Sempre oggi ha tenuto a rimarcare che “Nonostante la campagna per abolire la Russia, continuiamo ad avere molti amici, anche in Occidente. Condividono i nostri valori tradizionali“. Il Paese, ha quindi aggiunto, “Si sta difendendo da un’aperta aggressione da parte dell’Occidente, guidata dai neonazisti ucraini“. Ma, ha inoltre aggiunto, “la lotta del suo Paese per mantenere il suo posto nel mondo è già iniziata” dunque, ha poi scritto su Telegram, “tutti i tentativi di ‘divide et impera’ sono destinati a fallire“.
Intanto la Russia non placa l’intensità e la ferocia dei suoi raid, attaccando diverse ‘oblast’ ucraine, e danneggiando oltre 15 infrastrutture
Intanto, ‘sul campo di guerra’, anche oggi sono stati molti i raid e gli attacchi che le truppe russe hanno operato a danno delle ‘oblast’ ucraine, come Donetsk, Kherson, Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia e Luhansk. Complessivamente sarebbero 73 gli insediamenti attaccati dai russi (15 le infrastrutture centrate), che non hanno risparmiato l’uso di carri armati, artiglieria, missili S-300, sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), droni e aviazione tattica.
Attacchi russi, Zelensky: “Il nemico deve sapere che l’Ucraina non perdonerà gli abusi contro il nostro popolo. Tutti i terroristi russi saranno sconfitti”
Ovviamente la ferocia degli attacchi hanno provocato diverse vittime e ferite anche tra i civili e, attraverso i social il presidente Zelensky accanto ad un video che mostra le conseguenze degli attacchi russi, ha scritto: “Il nemico deve sapere che l’Ucraina non perdonerà gli abusi contro il nostro popolo, non perdonerà queste morti e ferimenti. Tutti i terroristi russi saranno sconfitti. Chiunque sia coinvolto in questa aggressione ne avrà la responsabilità“.
Max