Ultima vittoria datata 20 marzo 2022 (l’unica di Mourinho) e quattro derby
consecutivi senza segnare un gol (o meglio, in alcune di queste gare senza nemmeno tirare in porta).
Temuta ed attesa, la prima stracittadina per De Rossi è subito
indimenticabile. Vittoria meritata, trionfo sotto la Sud (trascinato dai suoi giocatori) e
una gioia incontenibile a fine gara che fa il paio con la sobrietà (apparente ma
sostanziale) con la quale si è presentato ai microfoni nel pre partita. Senza mai alzare i toni ma con un diktat decisivo (Non snatureremo il nostro gioco), il nuovo
allenatore giallorosso supera un altro ostacolo nella corsa alla Champions ora ad
appena tre punti dopo il pareggio del Bologna a Frosinone.
Con 26 punti in 11 gare di campionato (solo Garcia e Di Francesco hanno fatto meglio) e la qualificazione ai quarti di Europa League dopo aver superato Fejenoord e Brighton, De Rossi merita la conferma per la prossima stagione. Senza se e senza ma. E pensare che subito dopo il pareggio di Lecce qualche vedovo di Mourinho aveva attaccato dicendo che il gioco era finito e paventando chissà quali rovesci. Alla faccia verrebbe da dire dopo la Roma vista nel derby.
Aggressiva all’inizio e feroce nella volontà di mantenere il vantaggio poi (non prima aver sfiorato il raddoppio con un palo clamoroso di El Shaarawy e in un’altra occasione con un cross nell’area piccola che Lukaku non riusciva ad intercettare), la Roma non ha subito pericoli (l’unico tiro della Lazio, al6’, porta la firma di Immobile) e ha solo stentato nell’ultima mezz’ora più per incapacità tecnica nella gestione del pallone che per la reale forza di una Lazio apparsa abulica e spuntata.
Prova di squadra più che di singoli (i migliori sono stati lo stantuffo Angelino, bravo anche in fase difensiva, e Mancini, infortunato e resiliente con colpo di testa di vincente), con De Rossi capace di leggere al meglio la gara (giuste le sostituzioni nella ripresa e bentornato a Tammy Abraham autore di due spunti in contropiede che lasciano ben sperare per il futuro prossimo) e la certezza, a fine partita, che visto il rendimento della squadra in campionato è la Serie A, più che
l’Europa League, la strada meno complicata per il Paradiso della Champions.
Con la doppia sfida di Milano contro i rossoneri che dopo le fatiche del derby e in vista di Udine (altra gara da non fallire dopo Lecce) diventa più un ingombro che una possibilità. Difesa con gli uomini contati e pochi cambi a disposizione ma De Rossi
se la giocherà, come sempre al motto di quando sarà saremo come ha ricordato in sala
stampa al pensiero dei tanti impegni, tutti decisivi, che attendono i giallorossi.
E intanto la chiesa è tornata al centro del villaggio…
Le pagelle di Roma – Lazio 1-0
Svilar 6, Celik 6, Mancini 7, LLorente 6,5, Angelino 7 (dal 77’ Smalling 6), Cristante
6, Paredes 6 (dall’80’ Bove 6), Pellegrini 6, Dybala 6 (dal 77’ Abraham 6), Lukaku
5, El Shaarawy 6 (dal 69’ Spinazzola 6).
All. De Rossi 7,5
Claudio Fontanini