La drammatica – e vergognosa – situazione del trasporto pubblico nella Capitale, è ormai cosa nota e, tanto per cambiare, a sottolinearlo a livello nazionale, è l’annuale classifica di ’Pendolaria 2017’ di Legambiente la quale, oltre che a indicare la Roma Lido come la peggior linea d’Italia (gestita da Atac, e capace di ave perso negli anni il 45% dei passeggeri), ha anche stilato la lista delle 10 linee ’nere’ per i pendolari italiani. Come spiega il presidente di Legambiente, Roberto Scacchi, La Roma Lido si conferma per l’ennesimo anno la peggior tratta pendolare d’Italia, con treni perennemente fuori servizio, attese infinite e stazioni indecenti; una continua odissea per chi la utilizza, e le persone cominciano tristemente ad abbandonarla, tornando anche all’auto privata, a discapito dell’ambiente e della qualità della vita. Stessa situazione difficile si vive ogni giorno sulle altre due tratte ferroviarie di Roma gestite da Atac, la Roma Nord e il suo assurdo servizio tra Piazzale Flaminio e Viterbo pieno di difficoltà, ritardi e cancellazioni, e la Termini-Centocelle così come sulle metropolitane romane, a certificare l’evidente disastro gestionale romano del trasporto su ferro. Al contrario – tiene comunque a sottlineare il presidente di Legambiente – sta migliorando il trasporto regionale del Lazio di Trenitalia, con nuovi treni per un servizio sul quale si vede negli ultimi anni una positiva inversione di tendenza. Se il traffico ferroviario (da Roma-Civita Castellana -Viterbo, alla Termini-Centocelle, dove viaggiano i treni più vecchi d’Italia) è da far rabbrividire, meglio non va alle metropolitane che, sottolinea Legambiente, è a dir poco disastrosa. Pensiamo alla Linea B (oltre 345.000 utenti giornalieri), che dovrebbe effettuare ogni giorno 428 corse, con un treno ogni 4 minuti nelle ore di punta, e che invece colleziona mediamente attese medie di 15 minuti e, nella linea B1 addirittura picchi di 20-25. Pendolaria 2017, adedntrandosi nello specifico di numeri e cifre, evidenzia poi che: le biglietterie sono presenti solo nel 21,4% dei casi, e che nel 78,6% non vi è la presenza di personale ferroviario (se non saltuaria); nell85,7% dei casi i tabelloni elettronici degli orari sono guasti; e che i lavori alla stazione di Acilia Sud sono fermi da tempo mentre, Tor di Valle, è nelle stesse tristi condizioni. Per non parlare poi della ’stazione scomparsa’ di Torrino-Mezzocammino, spiega ancora Legambiente, un quartiere nato nellultimo decennio, attraversato dai binari della Roma-Lido “dove sono stati versati alle casse comunali quasi 2 milioni di euro in oneri di urbanizzazione che avrebbero dovuto finanziare la realizzazione della fermata oggi, con grave responsabilità del Comune di Roma i soldi sono spariti, al fianco dei binari è stato costruito un parcheggio da 100 posti nel nulla dove doveva esserci la stazione, e intanto i 12.000 abitanti del quartiere sono costretti alluso dellauto privata per spostarsi verso il centro”.
M.