La Roma che non ti aspetti. Attendista per vocazione, la squadra di Mourinho si presenta in una nuova veste dopo appena 43 secondi.
Pressing alto, recupero palla sulla trequarti di El Shaarawy e passaggio a Bove che dal limite dell’area lascia
partire un imprendibile tiro a giro. Non è finita qui perché i giallorossi capiscono che la serata è quella giusta e la gara con lo Slavia, decisiva per il primo posto nel girone di Europa League, può essere chiusa subito. Detto, fatto e al 17’ ci pensa Lukaku (al 14° centro consecutivo in Europa League) a mettere il sigillo virtuale con un bolide di sinistro dopo bella azione e assist di El Shaarawy, il migliore in campo della serata.
Il resto è controllo totale (ad eccezione di una clamorosa palla goal concessa ai cechi al 63° dopo sbadataggine di Ndicka) con la possibilità di incrementare il bottino (occasioni di Cristante e Belotti e traversa dell’onnipresente El Shaarawy).
Quinta vittoria consecutiva tra campionato ed Europa, la Roma dimostra di poter supplire (ma fino a quando?) alle assenze croniche e agli infortuni in serie che ne hanno caratterizzato l’inizio di stagione. Ma la serata di Europa League ha detto anche altro, e molto, sul futuro. A cominciare dalla nuova coppia d’attacco Lukaku-El Shaarawy
che sembra fatta apposta per giocare insieme.
Uno destro, l’altro sinistro; uno agile, l’altro potente, i due si intendono a meraviglia e non si pestano i piedi. A Milano contro i nerazzurri, ci piacerebbe rivederli uno accanto all’altro.
A centrocampo poi l’ennesima conferma dell’insostituibilità di Bove che accanto a Cristante dimostra di poter reggere l’urto degli avversari più e meglio del compassato Paredes. Detto della buona la prova di Celik, attento in fase difensiva e sempre propositivo in quella offensiva, l’unica ombra della gara è quella di Aouar ancora una volta fuori dagli schemi e attento più al compitino che alla giocata risolutiva in assenza di Dybala e Pellegrini.
Ora testa e gambe sul big match del Meazza che oltre ai 30.000 fischietti contro il traditore Lukaku (occhio a caricare i campioni…) presenta difficoltà strutturali perché sembra che nessuno degli assenti di ieri possa recuperare in tempo.
Con Smalling ormai pronto per la trasmissione della Sciarelli e Dybala che nella migliore delle ipotesi sarà pronto a mezzo servizio. Ci vorranno organizzazione tattica, concentrazione e mentalità per dare continuità alla rinascita di ottobre.
Le pagelle di Roma – Slavia Praga 2-0
Svilar 6, Mancini 6, Llorente 6, Ndicka 6, Celik 6,5, Aouar 5,5 (dall’89’ Cherubini ng), Cristante 6,5, Bove 7 (dal 46’ Paredes 6), Zalewski 6 (dal 70’ Karsdorp 6), El Shaarawy 7,5 (dal 70’ Belotti 6), Lukaku 7 (dall’83’ Pagano ng).
All. Mourinho 6,5
Claudio Fontanini